Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/201

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Altronde si risovviene con sentimento di riconoscenza dell’umanissima disposizione mostratagli da Vostra Eccellenza per fargli assegnare questo comodo ulteriore. Quindi ardisce di supplicare la medesima Eccellenza Vostra che si degni di commettere al signor conte Pertusati che visiti e concerti ciò che sará opportuno, affine di accrescere qualche stanza al Parini, senza ingiuria di verun altro, che abiti legalmente in Brera. Milano, 2 aprile 1792. XXXIV [Al conte Pertusati sopraintendente alle FABBRICHE CAMERALI]. — MILANO Lo prega di sollecitare presso il Magistrato politico camerale e la Conferenza governativa la pratica relativa all’ampliamento del suo alloggio in Brera. Illustrissimo signore e padron colendissimo, Il Pat ini, umilissimo servitore di Vostra Signoria illustrissima, ha presentito che dal Magistrato siasi fatta consulta alla Conferenza governativa sul noto affare della ulteriore abitazione da esso domandata • Egli si prende perciò la libertá di supplicar Vostra Signoria illustrissima a dare opera, per quanto da lei dipende, affinché la detta Conferenza governativa si degni di sollecitamente e deffinitivamente risolvere intorno a ciò. La giornale necessitá, che ha il Parini di maggiore abitazione; l’utilitá della stagione per l’adattamento di essa; e la imminente vacanza delle scuole, che porterebbe l’assenza di quelli che hanno relazione nei cambiamenti che possono occorrere, rendono importuno e forse presuntuoso il Parini medesimo: il quale, nell’atto che chiede perdono, ha l’onore di dichiarare a Vostra Signoria illustrissima il suo distintissimo ossequio. Di casa, 9 agosto [1792].