Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/311

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della prima edizione, pubblicata con gran lusso di tipi a Milano, dalla Societá de’ classici italiani, nel 1825, per festeggiare «il desiderato e faustissimo arrivo degli augusti sovrani» d’Austria. La Descrizione fu riprodotta poi dal Reina nella ristampa delle opere del Parini fatta per la Societá dei classici e anche nella piú volte citata edizione di Monza. Io rividi diligentemente il testo sul manoscritto. XII. Le costituzioni fondamentali della reale accademia d’agricoltura di Milano. — Questo scritto venne pubblicato per la prima volta dal Bortolotti ( Giuseppe Parini, Milano, tipografia Verri, 1900, pp. 241-7) di sull’autografo che si conserva nell’Archivio di Stato di Milano in una busta (Studi-Accademie, Milano, Societá patriotica, Provvidenze generali, 13) che contiene molte carte del 1773. Ma, ricercando piú avanti, nella stessa busta, tra le carte degli anni 1776-77, io ritrovai un’altra copia delle Costituzioni , che mi sembra rappresentare la redazione definitiva di questo scritto. Nella presente edizione tenni quindi conto anche delle piccole differenze che questa seconda redazione presenta rispetto alla prima pubblicata dal Bortolotti. XIII. Programmi di belle arti. — Il titolo è del Reina, che primo raccolse e pubblicò questi scritti (v, 3-120), trnendoli dalle solite carte ambrosiane, nelle quali sono disseminati, nei pacchi [ e V. Io conservai quasi sempre l’ordine da lui dato a questi scritti e la lezione che gli sembrò migliore. Me ne staccai solo in quei casi nei quali mi parve che un accurato esame dei manoscritti indicasse che egli era caduto in qualche errore di trascrizione o che non aveva scelto quella che, secondo me, rappresentava l’ultima volontá dell’autore. Ma convien però notare che non è sempre facile trovare quale sia l’ultima lezione, nei casi in cui vi sono parecchi manoscritti dello stesso programma, quale in forma di abbozzo, quale in forma ora di minuta ora di bella copia. XIV. Lettere. — Credo necessario fare una rassegna particolareggiata delle 45 lettere da me raccolte in questo volume (34 giá edite e 11 inedite), indicando di ciascuna delle giá edite il nome dell’editore, e tanto delle edite (sempre che mi fu possibile) quanto delle inedite il luogo dove se ne conserva il manoscritto. Intanto avverto che, ogni volta che potei, rividi o feci rivedere sul manoscritto originale il testo delle lettere giá note, prima di ripubblicarle, e che, quando la data o l’indirizzo apposti a qualche