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Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/71

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i palchi ancora, che, come si è detto, a guisa d’orti pensili, soprastavano alle muraglie de’ giardini laterali, e andavano per lungo tratto fino alla vicinanza del tempio. Anzi, per dire in breve, cominciando dalle mosse, sino alla fine della piazza del duomo, dov’era destinata la meta, altro non vedevasi che una continuazione di palchi a vari ordini dall’una parte e dall’altra della carriera, e tutti questi palchi erano affollati non che pieni di gente. Da ciò si può comprendere quale dovesse poi essere il concorso alle finestre ed alle logge delle case e de’ palazzi, le quali pure ne’ giorni antecedenti agli spettacoli erano state notabilmente multiplicate. Ciò, che poi rendeva piú decorosa la vista di tanto popolo, si è che e i palchi e le finestre e le logge erano tutte nobilmente apparate d’arazzi e d’altri simili ornamenti. Le LL. AA. RR. vollero questa prima volta veder la corsa in vicinanza delle mosse, stando in un decoroso palco, preparato per esse e per i serenissimi principi di Modena. Cosi, tosto che tutti i principi furono arrivati, si condussero dai rispettivi custodi i corridori alle mosse. Questi eran undici di numero, fra i quali n’erano due assai belli, di ragione di S. A. R. il signor arciduca granduca di Toscana. Frattanto che si stavano disponendo i cavalli alla fune, fu da questa parte condotto con assai leggiadra pompa alla volta della meta il pallio destinato per il cavallo vittorioso. Precedevano dieci trombettieri a cavallo con vaghi abiti color d’arancio, guerniti di cilestro ed argento. Dietro a questi veniva un carro tirato da sei cavalli stornelli con nobili bardature, capricciosamente intrecciate di color verde, argento ed incarnato, e con gualdrappe della stessa maniera. Sei giovanetti, in abito corto e succinto verde, bianco e color di rosa, montavano i sopradetti cavalli ; e questi eran guidati da sei altri uomini a piedi, abbigliati nella stessa maniera. Il carro era d’intaglio, dipinto a verde-argento, con un bizzarro intrecciamento all’intorno di drappo d’argento e color di rosa. Sopra questo carro, dov’erano disposti vari sedili di verdura, stavano in diverse graziose maniere situati buon numero di sonatori, vestiti a un dipresso dello stesso abito che gli altri nominati di sopra. Succedeva poi