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76 xii - le costituzioni fondamentali


Un tale piano vuol essere semplice, pratico e immediatamente applicabile alle circostanze del suolo, della cultura e dell’economia nazionale. Vuol essere tale, che renda l’accademia come centro di tutte le osservazioni e sperienze e pratiche, cosí determinate come casuali, introdotte o da introdursi in tutta l’estensione dello Stato; sicché dalla stessa accademia refluiscano poi riconosciute e cimentate le rette e le piú applicabili norme dell’operare. Vuol essere tale finalmente, che di sua natura serva nello stesso tempo e alla buona direzione e all’incoraggiamento dell’agricoltura.

Per formare un simile piano d’operazioni accademiche è necessario non solo d’avere una cognizione abbastanza esatta e profonda dell’agricoltura in generale, ma d’esser pienamente informato dello stato presente del suolo, del lavoro, de’ lavoratori, di tutta la rustica economia del paese e delle cose che influiscono in essa.

La prudenza perciò suggerisce che, in affare si delicato, che interessa la fondamentale felicitá d’uno Stato, e trattandosi di materia si complicata, non sia da fidarsi, per la formazione del piano d’operazioni accademiche, sulle cognizioni e sul giudizio d’uno o piú persone disgiunte. Anzi torna assai meglio di rimettersi all’esame ed alla risoluzione del consesso di molti individui nazionali, scelti e radunati fra quelli che hanno piú riputazione d’abilitá e di zelo in simili materie.

Per questi motivi sembra necessario di stabilire prima di tutto in utile e congruente forma il corpo accademico, e di ridurlo sotto a certe leggi, che gli diano carattere, norma ed attivitá; e a tal fine alcuni soggetti zelanti del pubblico bene e desiderosi di corrispondere alla insigne beneficenza del principe coll'impiegarsi a favore de’ sudditi tanto amati da lui, si sono presi la libertá di stendere le seguenti fondamentali costituzioni dell’accademia d’agricoltura.

È superfluo d’esporre tutti i motivi di ciascun articolo, che compone queste costituzioni, apparendo essi troppo chiaramente dalla natura e dalla intenzione della cosa stessa. Solo si crede di dover render ragione d’alcune cose più essenziali o che devono dipendere dalla immediata disposizione del governo.