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tornata del 10 maggio 1848



Ingegnere-ispettore delle Regie Finanze, e a nome dell’Ufficio lo propone alla Camera.

(La Camera, dopo alcun dibattimento, delibera che la questione debba rimandarsi all’ufficio medesimo).

Indi venendo all’elezione dell’avvocato Francesco Maria Serra fatta dal Collegio d’Isili, fa due obbiezioni alla sua validità intorno; l’una riguardante la regolarità delle operazioni elettorali, l’altra la qualità dell’eletto come Consigliere d’Appello.

(Verb.)

SERRA F. M. fa notare essere egli stato eletto a tale carica, sino dall’ottobre 1841.

FERRARIS crede, che, giusta lo Statuto, alcuni magistrati d’ordine superiore sono inamovibili, e perciò capaci di essere eletti. Rimane a vedersi se l’inamovibilità che ebbero di fatto pel passato varii magistrati sia da contemplarsi nel caso presente. L’onorevole deputato dice doversi procedere con maturità; conchiude col notare che, nell’ufficio di cui egli fa parte, si opinò che si porti all’ordine del giorno di domani la definizione di questo punto.

IL RELATORE, Deesi o no sospendere l’ammessione dell’eletto, o vuolsi che si chieggano schiarimenti sul numero degli elettori?

PARETO, ministro degli esteri. Discutiamo, signori, la quistione preliminare; il punto è, se si debbano accettarele conclusioni dell’ufficio.

SINEO fa alcune nuove osservazioni.

(L’animazione del dibattimento non permise di poterle cogliere e riprodurle).

Alcune voci: Basta, basta.

Molte voci: Ai voti, ai voti.

IL PRESIDENTE riepiloga, in poche parole, i punti principali del dibattimento, e invita la Camera a pronunziare sulle conclusioni dell’uffizio.

(La Camera, a grande maggioranza, dichiarasi per la sospensione dell’ammessione).

SCLOPIS, ministro di grazia e giustizia aderisce alla risoluzione della Camera: riservasi però di trattare il punto sotto l’aspetto della guarentigia dell’ordine giudiziario.

CORNERO padre aderisce al pensiero del guardasigilli e ben ancora più ampiamente, nel senso cioè, che in tutti i casi, dove occorra di esaminare l’eleggibilità di magistrati, si debba soprassedere alla deliberazione dell’elezione anche relativamente alle discussioni che occorrano quanto allo stesso individuo, per decidere indi sul complesso.

(La Camera dichiara sospendersi l’ammessione, e dichiara in pari tempo, a proposta del Presidente, doversi designare un giorno per definire la quistione dell’eleggibilità per ciò che concerne all’inamovibilità de’ magistrati).

(Gazz. P.)

IL RELATORE DEL V UFFICIO riferisce l’elezione del conte Moffa di Lisio faltasi dal collegio di Bra, e ne propone l’approvazione.

(La Camera approva).

Passa quindi all’elezione del Consigliere d’Appello De Andreis del collegio di Demonte, intorno alla quale osserva non apparire dal verbale se fossero pubblicate le liste elettorali a termine della legge, e aggiunge cadere qualche dubbio sulla eleggibilità della persona come magistrato.

UN DEPUTATO propone che si metta all’ordine del giorno la questione intorno alle elezioni dei funzionarii dell’ordine giudiziario.

IL MINISTRO DI GRAZIA E GIUSTIZIA appoggia questa proposta dichiarando di volere trattare principalmente questa quistione dal lato della garanzia dell’ordine giudiziario.

(La Camera consultata dal Presidente, si riserva di stabilire alla fine della seduta il tempo per trattare di questa questione).

IL RELATORE continuando la sua esposizione propone come regolari all’approvazione della Camera le elezioni:

Del cav. Fois deputato del quinto collegio di Cagliari;
Del conte Di Salmour eletto da quello di Caselle;
Del prof. Tonello da quello di Sanfront.
(Le quali tutte sono dalla Camera approvate).

Riguardo alle elezioni dell’avv. Crettin Deputato del Collegio di Saint-Jean de Maurienne e dell’avv. Bobbio Deputato del collegio del Bosco, il Relatore propone che ne venga sospesa l’approvazione cadendo sopra tali nomine la medesima questione dell’elezione dei funzionarii dell’ordine giudiziario.

(La Camera approva le conclusioni del relatore).

Presenta ancora le nomine del conte De-Ferrax eletto dal collegio di Thonon, e del cav. Ministro Boncompagni Deputato del collegio di Crescentino e ne propone ed ottiene dalla Camera l’approvazione.

Propone che vengano annullate le due elezioni, l’una dell’avv. Matteo Molfino Deputato del collegio di Rapallo, l’altra dell’avv. Giuseppe Morro eletto dal collegio di San Quirico per essere state dall’ufficio riconosciute irregolari.

(La Camera acconsente).

IL MINISTRO DEGLI ESTERI osserva essere più regolare che ad ogni elezione proposta la Camera manifesti il suo parere in modo più patente, mentre quello usato per le anteriori elezioni di approvare l’avviso dei relatori col semplice silenzio dopo essere stati i deputati interrogati dal Presidente se avessero opposizione a fare, avrebbe potuto lasciare qualche leggiero dubbio sul voto di taluno.

(La Camera approva).

BROFFERIO, relatore del VI ufficio riferisce l’elezione dell’avv. Baralis fatta dal distrelto di Sospello e ne propone la conferma.

(La Camera approva per alzata).

(Verb.)

NOTTA osserva che nel riferire le elezioni, si debba specificare il numero degli elettori iscritti, dei votanti, e dei voti avuti dal candidato che riuscì eletto. Egli non iscorge osservata questa pratica dal VI uffizio, non dubita punto della delicatezza dell’uffizio medesimo. Solo dice, che sarebbe un antecedente pericoloso, se si ammettesse dalla Camera un eletto sull’unica fede, quanto al numero non mentovato degl’iscritti e dei votanti, dell’uffizio stesso.

La Camera dee conoscere codeste cifre: allegate dall’ufficio per mezzo del suo relatore, la Camera le terrebbe sempre per irrecusabili; senza di esse la Camera non potere, non dovere pronunziare.

IL PRESIDENTE interpella la Camera se intende doversi sospendere la relazione di detto uffizio, onde il relatore si metta in grado di riferire le cifre degli elettori iscritti e votanti.

(Si viene a votazione. La prima prova è dubbia; alla seconda prova si pronunzia la sospensione).

(Gazz. P.)

IL RELATORE DEL VI UFFICIO riferisce quindi l’elezione del professore Vachino fattasi dal collegio di Strambino e dimostratata irregolare per la mancanza della formazione dell’ufficio definitivo e della maggiorità assoluta de’ voti, ne propone l’annullamento.

(La Camera annulla l’elezione).

(Verb.)

IL RELATORE DEL VI UFFICIO propone l’elezione dell’avv. Sineo per Castelnuovo Scrivia.

DEMARCHI dice che per rendere eleggibile l’onorevole deputato, sarebbesi trovato il mezzo termine di nominarlo avvocato, non patrimoniale, ma patrocinante dell’ordine dei