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camera dei deputati – sessione del 1848




TORNATA DEL 10 MAGGIO 1848



PRESIDENZA DELL’AVV. FRASCHINI DECANO D’ETÀ


SOMMARIO. — Verificazione di poteri.


IL PRESIDENTE dichiara aperta la seduta all’ora una e mezzo pomeridiana.

UN SEGRETARIO legge il processo verbale della seduta antecedente.

UN DEPUTATO appunta d’inesattezza, il verbale medesimo, dove asserisce aver la Camera deciso che le relazioni degli Uffici si debbano fare a viva voce e non per iscritto, e sostiene non avere di ciò statuito nulla.

UN ALTRO DEPUTATO manifesta il desiderio che quella parte del verbale dove si esprimono sensi di riconoscenza e fiducia verso il Re e l’Esercito sia mandata al Ministero per essere rassegnala a S. M.

(La Camera accoglie con vivi applausi ed approva questa proposta).

IL PRESIDENTE dà lettura di due lettere; l’una del l’avvocato Matteo Molfino Deputato del collegio di Rapallo, nella quale si scusa di non intervenire alla Camera infino a che non siano sciolti alcuni dubbii sulla validità della propria elezione, intorno a che il Presidente si riserva di rispondere dopo la decisione della Camera; l’altra del signor Girod Deputato di Rumilly contenente scuse pel suo ritardo a presentarsi alla Camera.

IL RELATORE DEL II UFFICIO riferisce sull’elezione del professore Albini fatta dal collegio di Garlasco, e ne propone l’approvazione, benchè abbiano avuto luogo nel giorno medesimo e lo squittinio per l’Ufficio definitivo e quello per l’elezione (Art. 98 della legge Elett.).

(La Camera approva).

Indi propone e viene similmente approvata l’elezione del dottore Andrea Carli fattasi dal collegio di San Remo, quantunque si osservi in essa quella medesima lieve irregolarità che nell’antecedente (1).

Riferisce poi l’elezione del signor Pietro Derossi di Santa Rosa fattasi dal distretto di Savigliano, e ne propone ed ottiene l’approvazione. Dopo di che il Relatore medesimo chiede e gli è consentito dalla Camera di rimandare al giorno successivo la relazione delle rimanenti elezioni.

RATTAZZI, relatore del IV ufficio presenta come regolari all’approvazione della Camera le seguenti elezioni, dei signori:

Benza Elia fattasi dal collegio di Porto-Maurizio;

Pareto marchese Damaso da quello di Rivarolo Genovese;

Balbo conte Cesare da quello di Chieri;

Ruffini avvocato Giovanni da quello di Taggia;

Guglianetti avvocato dal collegio di Novara (extra muros);

Cadorna avvocato Carlo dal collegio di Pallanza;

Polliotti avvocato da quello di Perosa;

(La Camera le approva).

Indi riferisce l’elezione dell’avvocato Sineo fatta dai collegi d’Alba e Govone, notando essersi trovate regolari le operazioni elettorali, ma alcuno aver mosso dubbio intorno alla eleggibilità di lui come Avvocato Patrimoniale dell’Ordine dei Ss. Maurizio e Lazzaro.                  (Verb.)

SINEO risponde essere vero che questa carica gli fosse stata proposta, ma averla egli rifiutata.

(L’elezione è approvata).         (Conc.)

IL RELATORE DEL IV UFFICIO riferendo l’elezione del teologo Muzzone fatta dal distretto di Racconigi, fa osservare che quel collegio era diviso in due sezioni, e che delle due solamente la prima mandò il verbale; per la qual cosa invita il Presidente ad interrogare la Camera se stimi doversi sospenderne l’approvazione insino a che s’abbia il verbale della seconda sezione.

CADORNA E FABRE pigliano la parola per dimostrare essere sufficiente il verbale della prima sezione, fondandosi principalmente sopra gli art. 96 e 87 della legge elettorale.

IL PRESIDENTE dopo breve discussione mette ai voti la questione.

(La Camera con una sola votazione statuisce e la sufficicienza del verbale della 1ª sezione, e la validità della proposta elezione).          (Verb.)

IL RELATORE DEL IV UFFICIO continuando, propone l’ammessione del cavaliere D. Pinelli eletto dal collegio di Moncalvo.          (Conc.)(2)

Intorno alla elezione del marchese Ricci fatta dal primo circondario di Genova, osserva non constare dal verbale il numero degli elettori inscritti, e propone si chiegga la lista elettorale.

ALCUNI DEPUTATI osservano che il computo dei voti suppliva alla detta mancanza, e che però era diverso questo caso da quelli dell’avvocato Caveri e del Generale Giacomo Durando, discussi il giorno innanzi dalla Camera e definiti in senso opposto.

(La Camera, dopo breve discussione, approva l’elezione).

IL RELATORE DEL IV UFFICIO a proposito dell’elezione del signor Epifanio Fagnani fatta dal collegio di Sartirana oppone qualche dubbio rispetto alla sua eleggibilità come

  1. L’irregolarità cui accenna il relatore non venne per tale considerata da nessun altro ufficio, quantunque lo stesso procedimento siasi osservato in tutte le elezioni.
  2. Il verbale tace di questa elezione. - Ci consta però dagli archivi della Camera ch’essa fu effettivamente approvata in questa seduta.