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camera dei deputati — sessione del 1848



GAZZERA a questo proposito fa considerare che la Camera non ebbe comunicazione di quest’atto di rinuncia.

UN DEPUTATO replica essere stata inserita nell’ultimo numero del Courrier des Alpes una lettera del signor Costa, in cui egli ringrazia i suoi elettori e ne accetta il mandato.

IL MINISTRO DEGLI ESTERI dice aver dati per credere, tuttochè ciò non gli consti per modo officiale, che il marchese Costa di Beauregard abbia rinunciato al grado di senatore.

ARNULFO fa osservare che la Camera è chiamata anzi tutto a verificare autenticità dei poteri e l’adempimento delle prescritte formalità; sopra questo solo esser chiamata l’assemblea a pronunciare.

IL PRESIDENTE dopo fatto un breve riassunto del dibattimento, pone a voti se debbasi o no dichiarar valida l’elezione del marchese Costa.

(La Camera si pronuncia pell’affermativa)         (Conc.)

LO STESSO RELATORE riferisce, e la Camera approva ad una ad una le elezioni:

Dell’avvocato Stefano Braggio a deputato d’Acqui;

Dell’avvocato Vittorio Solari a deputato di Chiavari;

Dell’avvocato Rattazzi a deputato del primo collegio d’Alessandria;

Dell’avvocato Giuseppe Cornero a deputato del secondo collegio d’Alessandria;

Del medico Lanza a deputato di Prassineto di Po;

Dell’avvocato Massa a deputato di Stradella;

Del cavaliere Baudi di Vesme a deputato del secondo collegio d’Iglesias;

Dell’avvocato Francesco Pellegrino a deputato di Cuneo;

Dell’avvocato Genina a deputato di Lanzo. (Verb.)

SINEO relatore del III ufficio riferisce e giusta le conclusioni del medesimo la Camera approva le infra espresse elezioni, cioè:

Del barone Giorgio Allamand a deputato di Taninges;

Del cavaliere Pinelli a deputato di Montemagno;

Del marchese Filippo Oldoini a deputato della Spezia;

Del cavaliere Baudi di Vesme a deputato del terzo collegio di Sassari;

Del cavaliere Despine a deputato di Duing;

Dell’avvocato Baralis a deputato di Utelie;

Del conte Scofferi a deputato di Alassio;

Dell’avvocato Luigi Ferraris a deputato di Cigliano;

Dell’avvocato Francesco Pellegrino a deputato di Boves;

Del generale Ministro Franzini a deputato di Felizzano;

Dell’ing. Valvassori a deputato di S. Martino Siccomario;

Dell’avvocato Grandis a. deputato di Rivoli;

Del cavaliere Barbaronx Carlo primo uffiziale della Grande Cancelleria a deputato di S. Damiano;

Dell’Ingegnere Profasi per Banio, Crodo e S. Maria Maggiore.         (Verb.)

Fa osservare nel proporre l’elezione di Ranio, Crodo e S. Maria Maggiore, come questo collegio constasse di 32 comuni, e ciò malgrado non contasse che 90 circa elettori.

GALVAGNO è d’avviso doversi fare un’inchiesta onde avere una spiegazione sulla tanto rimarchevole scarsità d’elettori in quel collegio.         (Conc.)

LO STESSO RELATORE propone e la Camera dichiara nulla la elezione del cav. Bona fatta nel Collegio di Spigno, stantechè nello stesso giorno vi si praticarono i due squittini 1, e sospende l’approvazione di quella del cavaliere Orrà fatta nel primo Collegio d’Isili, finchè alla Camera non sia pervenuta la nota degli elettori inscritti con altri schiarimenti.         (Verb.)

RATTAZZI, relarore del IV° ufficio riferisce e la Camera dichiara valida l’elezione dell’avvocato G. B. Cassinis per Salussola, tuttochè non appaia dal verbale il numero degli elettori iscritti, e ciò atteso il numero dei voti ottenuti.

(Gazz. P.)


Riferisce e sono parimente approvate le elezioni del conte Messea pel Collegio di Finalborgo, ritenuta però la dichiarazione da lui fatta di essere stato collocato in riposo dalle funzioni amministrative che copriva;

Del cav. Bottone pel Collegio di Gassino;

Dell’avv. Delmastro pel Collegio di Santhià;

Del sig. Leotardi pel Collegio di Puget Theniers, stantechè si chiarisce che l’eletto non ha preso la naturalità in Prancia come da taluno gli si apponeva.

Riferisce pure e Ja Camera approva con applausi la nomina dell’avv. Fraschini a Deputato d’Asti; e poscia quella del conte Sclopis a Deputato del 4.° Collegio di Torino, del sig. Raimondo De-Serraval a Deputato di Saint Julien e del cav. Desambrois a Deputato di Susa. Accenna però rispetto a quest’ultima elezione ad alcune irregolarità, ed invita la.Camera perchè manifesti la sua disapprovazione verso il comandante locale dei Carabinieri, che armato volle a forza entrare nella sala della elezione.         (Verb.)

UN DEPUTATO domanda un’inchiesta formale sovra questo scandalo anticostituzionale.

DESAMBROIS suole che legalmente si proceda contro questo grave trascorso.

IL MINISTRO DEGLI ESTERI riprova l’atto illegale, c protesta che sì disapproverà e punirà.

UN DEPUTATO. L’uffiziale è fin d’ora abbastanza punito colla menzione in Camera, che egli provocò col riprovevole atto di cui si è reso colpevole.

MOARELLI. I buoni costituzionali passano sopra tali cose.

IL MINISTRO DI GRAZIA E GIUSTIZIA dice, che la podestà competente prenderà le necessarie informazioni sul caso in discorso, e provvederà. (Gazz. P.)

IL RELATORE DEL IV UFFICIO propone che si sospenda l’approvazione dell’elezione dell’avv. Chenal a Deputato di Sallanches, stantechè non consta del numera degli elettori inscritti e del modo onde venne colà costituito l’ufficio definitivo e che si annulli la nomina del notaio Scappini fatta dal Collegio di Caluso, siante la qualità di segretario comunale rivestita dal medesimo.

(La Camera approva le conclusioni dell’ufficio).         (Verb.)

Propone quindi l’annullamento dell’elezione del cav. Sussarello fatta dal Collegio d’Ozieri, appoggiandosi su ciò che avrebbero avuto luogo due squittinii nello stesso contrariamente all’art. 98 della legge elettorale 2.

Parlano in senso controverso i Deputali Pinelli, Siotto, Cadorna e Sineo e si fa osservare non doversi attenere alla parola della legge, ma bensì allo spirito. La parola uccide, dice Siotto, ma lo spirito vivifica.

CADORNA porta opinione dover la Camera considerarsi come un giurì, non come un Tribunale che debba eseguire strettamente una legge; quindi propone si decida se siasi votato in due od in un sol giorno.


  1. All’oggetto di togliere ogni dubbio circa l’identità del caso. notato nella precedente seduta a proposito delle elezioni dei signori Albini e Carli, notiamo che qui si tratta di due squittini fatti nello stesso giorno per la nomina del deputato.
  2. Ricaviamo dal verbale d’elezione che le circostanze accennate hanno tratto a ciò che le operazioni del primo squittinio per la nomina del deputato cominciate nel giorno 27 aprite vi protrassero sino all’una antimeridiana del 28, ed alle 11 dello stesso giorno ebbe luogo il secondo squittinio.