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camera dei deputati — sessione del 1848



cui si annunzia che il Senato è definitivamente costituito e dichiara che si prende atto del messaggio.

il relatore del v ufficio propone che l’elezione del signor Francesco Serra consigliere d’appello fatta dal Collegio di Lanusei sia sospesa fino alla discussione sui pubblici funzionari.

(La Camera acconsente).

A Condove veniva eletto il notaio Rocci il quale non sarebbe eleggibile perchè segretario dì comunità.

(Constatato questo fatto dallo stesso notaio Rocci presente alla Camera, la sua elezione viene annullata).

1l sig. Bellono avv. de’ poveri con titolo e grado di consiqlicre d’appello fu nominato deputato d’Ivres.

Sorge pur qui il dubbio se egli sia eleggibile: l’Uffizio si pronuncia negativamente.

un deputato fa osservare che l’avv. Bellono all’epoca dell’elezione non era ancora in carica.

il relatore però insiste sulla decisione presa dall’Uffizio.

(Dopo breve discussione si decide che l’ammessione venga sospesa).

Aix-les-Buins eleggeva a suo deputato il sig. cav. De Martinel colla sola maggiorità di 5 voti. Contro questa elezione pervenne all’Uffizio una protesta in cui si sostiene che le liste elettorali sieno state falsate e non esposte; che gli elettori sieno venuti al collegio assembrati da Chautagne; e in fine che risulta che il figlio rappresentò il padre.

L’Uffizio considerando il complesso di queste accuse decretò unanimemente l’inchiesta.

jacquemoud prendendo fa difesa del sig. De Martinel espone che le liste elettorati furono chiuse il 17, e che solo dopo il 20 il De Martinel che era candidato alla Motte, presentossi al collegio di Aix-les-Bains: che perciò non possa esservi sospetto d’intrigo. Egli opina che non debbasi la Camera occupare della regolarità od irregolarità delle liste elettorali, essendosi a questo scopo dalla legge stabilito un uffizio di presidenza con incarico di vegliare sulla formazione del catalogo. Termina col dire che l’arrivo degli elettori da Chautagne non fu minaccioso e che essi non gridarono che viva Aiz-les-Bains; tra i nomi de’ supplicanti vede il sig. Jacquemoud molti parenti ed amici del competitore del sig. De Martinet.

guglianetti protesta contro l’interpretazione data dal preopinante alla legge elettorale, e dice doversi la Camera occupare della verificazione delle liste degli elettori ogni volta che possa sorgere dubbio sulla loro autenticità,

de martinel dichiara essere slato costretto dai suoi amici a presentarsi al Collegio di Aix-les-Bains, che la sola volta che prese la parola fu per significare che voterebbe per il suo concorrente.

perelli osserva che quando l’irregolarità delle liste si complica con altre reclamazioni, può formare un oggetto d’inchiesta. Egli è d’opinione che la Camera sia in dovere di prendere cognizione della cosa, e che 1° elezione debba risulfare chiara e netta.

farina p. premesso aver egli profonda convinzione che da un’inchiesta non possa nulla risultare di men favorevole pel sig. De Martinel, aggiunge qualche circostanza alle già esposte. Chiama egli l’attenzione della Camera sopra i sequenti dettagli:

1. Che nell’elezione essendosi annullato un voto, non vi fu una maggiorità effettiva che di due voti;

2. Che le note comprendono; al dir delle proteste, 55 votanti irregolarmente inscritti,

3. Che queste liste non vennero affisse, contrariamente all’articolo che ne prescrive la pubblicazione.

cassinis previene la Camera essere bene il premunirsi contro gli errori elettorali, ma essere conveniente ad un tempo il combattere la calunnia e i soprusi di chi non fu eletto.

il ministro degli esteri dichiara doversi sopra ogni altra cosa cercare la verità. In questo caso essere necessario assicurarsi se l’elezione sia o non sia valida, quindi egli appoggia la proposizione dell’Uffizio.

de martinel sorge ad invocare lui stesso l’inchiesta. (Applausi)

(Questa proposizione viene adottata).

sineo prende occasione dalle parole di Farina approvate dalla Camera, che asserì dovere il sig. De Martinel uscire ampiamente giustificato dalla proposta inchiesta, per domandare alla Camera che attesti al causidico Botta che essa non nutre alcun dubbio, dovere egli pure dal risultato delle investigazioni esser pienamente discolpato.

(La Camera aderisce per acclamazione.)

il relatore del vii ufficio presenta alla Camera i nomi dei seguenti deputati la cui elezione fu fatta con tutte le formalità:

Biandrate, Gaulieri — Varzi, Grattopi — Sarzana, Germi — Mombercelli, Cornero padre — Staglieno, avvocato Rusca — Barge, cavaliere Signoretti — Genova, VI collegio, avvocato Farina — Voghiera, Ricolti — Varallo, Turcotti.

(La Camera le approva)

In Verres non vi fu elezione perchè, insorte alcune contestazioni, gli elettori sgombrarono a poco a poco. L’Uffizio pensò mandarsi al Ministero il processo verbale (Ilarità).

Propone poscia l’approvazione delle seguenti elezioni:

Vistrorio, avv. Fontana -— Torino, VII Circondario, Prever — Ciriè, Troglia — S. Pierte d’Albigny, Rect — Trino, Ferraris — Oneglia, Carlo Ricardi; e l’annullamento dell’elezione di Cicagna nella persona dell’avvocato Arata per essere egli segretario comunale.

(Sono approvate le conclusioni dell’ufficio).

il presidente interpella la Camera se debbasi proseguire la seduta.

(La maggioranza si dichiara per la negativa).

Annunzia poscia per sabbato la discussione sulla questione della inamovibitità, e potendo ella essere grave, invita i deputati che vorranno prendere la parola ad inscriversi nel giorno prima all’uffizio, designando se vogliono parlare contro od in favore.

La seduta è dichiarata chiusa alle ore 4 4/4. (Conc.)


Ordine del giorno per domani all’4 pom.


Verificazione di poteri.