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tornata del 12 maggio 1848



Propone poscia che venga approvata la nomina dell’avvocato Brofferio fatta dal collegio di Caraglio, contando il candidato la maggiorità di voti; osserva però fra gli altri incidenti avvenuti in questa elezione come il competitore dell’eletto, conte Marchetti, nella sua qualità di sindaco del luogo, accortosi che il notaio Nicola distribuiva dei biglietti in favore di Brofferio, allegando ciò fare pel bene della repubblica, lo fece arrestare nell’interesse dell’elezione. Il notaio poscia interrogato disse aver inteso parlare di bene pubblico e non di repubblica (Si ride).

(La Camera approva questa elezione). (Conc.)

In quanto all’elezione del dottore Zenini a deputato di Savona si mossero alcuni dubbii sulla sua eligibilità per essere sindaco e protomedico, per cui potesse venire considerato per funzionario e stipendiato del Governo.

(Dopo alcuni dibattimenti sulle conclusioni favorevoli dell’ufficio, venne anche tale nomina approvata). (Gazz. P.)

Annunciando quindi l’elezione del C. Balbo presidente del Ministero fatta dal I collegio dî Torino, dichiara che vi si trovò irregolarità. Il presidente di quel collegio ha dato un bollettino ad ogni elettore il quale potè sortire dalla sala, per quindi tornar a rispondere ai due successivi appelli, il che è contrario al disposto dalla legge perchè viola il segreto.

CORNERO G. B. Conviene esservi stata irregolarità ma non infrazione reale allo spirito della legge. Questa vuole che l’elettore non abbia tempo d’essere stornato: in quanto al segreto non è che relativo nell’interesse della libertà dei votante, non già in quello dell’elezione. In questo caso nessuno è certo che il segreto siasi violato con tutto che gli elettori abbiano avuto tempo di farlo.

PALLUEL. Il preopinante si fece l’organo della minorità dell’uffizio incaricato dell’esame della presente nomina. La maggioranza che io voglio difendere, osservò che l’art. 92 della legge elettorale dava delle severe disposizioni che possono essere considerate come la base del sistema rappresentativo, Bisogna che il segreto sia guarentito: senza di ciò l’indipendenza del votante e tutta la legge non sarebbe che un giuoco. Vedete il lusso di precauzioni del legislatore! Egli vuole i tavolini sieno sotto la sorveglianza dell’uffizio, ma alquanto distanti, affinchè non veggasi da questo ciò che si scrive: prescrive che il bollettino sia dato chiuso al presidente, e che la cartella in cui il votante si fa conoscere per un segno qualunque venga annullata. La legge ha dello grandi precauzioni perchè sa che le elezioni devono essere libere per essere l’espressione della nazione. Per tutto questo dichiarando che non intendo colpire colle mie osservazioni l’onorevole personaggio, ma solo per rispetto alla legge, io propongo che l’elezione sia annullata. Quanto più grande è il persona quanto. più noi l’onoriamo, altrettanto più imparziale deve mostrarsi la Camera a di lui riguardo (Applausi).

COTTIN parla in senso contrario allegando che la legge non stabilisce nullità fuorchè nel caso che vi sia violazione circostanze essenziali; che il segreto non è fra queste, poichè non è obbligatorio che fra le mura della sala. e pei motivo che il voto non vuole essere conosciuto dalla presidenza. Ma fuori di essa la legge permette non solo che si violi il segreto ma che si formino dei comitati preparatorii, perchè si propongano i candidati. Venendo poi al caso che occupa la Camera, la maggiorità è così forte che non può sorgere dubbio aver essa ceduto ad alcuna influenza. La votazione fu dunque libera, e quindi egli sostiene che si validi l’elezione.

CERNERO G. B. e SINEO parlano ancora contro l’opinione del preopinante.

Molte voci. Ai voti, ai voti!

IL PRESIDENTE mette ai voti elezione del conte Cesare Balbo.

(La Camera la annulla).

IL RELATORE DELL’UFFICIO Salito alla tribuna propone l’approvazione delle seguenti elezioni:

Dell’avvocato Francesco Carquet a deputato di Borgo San Maurizio, benchè gli elettori in numero maggiore di quattrocento non fossero stati divisi in due sezioni

Dell’avv. Nicolò Maggioncalda a deputato di Recco;

Dell’avv. Martinet, id. di Aosta;

Del cav. Giuseppe Luigi Passino, id. II collegio di Cuglieri;

Di Don Domenico Fois, id. II collegio di Cagliari;

Dell’avv. Domenico Galli, id. II collegio di Nizza;

Dell’intendente Giacinto Collin, id. II collegio di Torino;

Del capitano. Pozzo, id. Andorno-Candelo;

Del cav. Barbavara, id. di Vigevano;

Dell’avv. Cassini, id, di Ventimiglia;

Del professore Albini, id. d’Arona;

Del marchese Damaso Pareto, id. di Gavi;

Dell’avv. Bastian, id. di Bonneville;

Dell’avr. Gaetano Demarchi, id. di Mongrando (Biella);

Del sig. Carlo Belli, id. di Domodossola, il quale con sua lettera si dimette dalla carica di deputato.

(La Camera le approva mandando tale dimissione comunicarsi al ministro dell’interno per la nuova convocazione del collegio).         (Gazz. P.)

A Broni si elesse Paolo Farina, ma nel verbale non è fatta menzione del secondo appello nominale; non puossi quindi validar l’elezione.

FARINA P. Per non stabilire diversi precedenti io penso che in questo caso debbasi procedere come in altri casi dubbi ed ordinare un’inchiesta; supponiamo che siasi ommesso di fare un secondo appello, di che non parla il processo verbale; avendo io ottenuto 495 voti, perché la mia elezione sia invalida è d’uopo che gli elettori oltrepassino i 350 e non erano che 300, sicchè io sarei sempre eletto, comunque vada la cosa.

IL PRESIDENTE dopo un istante di tumulto pone ai voti se debba farsi un’inchiesta,

(La proposta è accettata).

IL RELATORE DEL I UFFICIO riferisce sull’elezione del’avv. Vegezzi a rappresentante del collegio di Borgomanero. Vari reclami pervennero all’uffizio contro questa nomina; uno firmato da 87 elettori, l’altro dal cavaliere Tornielli. Fra varie irregolarità indicate in questi reclami, l’uffizio non ne vide che una che potesse fissare la sua attenzione. Due individui stavano nella sala delle elezioni per scrivere i nomi delle persone nei bollettini. Tuttavia l’uffizio è di parere che debbasi approvare la nomina.

(Posta a voti l’elezione, viene approvata)          (Conc.)

Propone la nullità dello seguenti elezioni:

1° Del cav. Lachenal a deputato di Annecy per varie irregolarità, ed in ispecie perchè l’adunanza elettorale fu interrotta, e l’ufficio allontanatosi dalla sala dopo la votazione e prima dello scrutinio, ed i verbali di elezione non furono compilati pendente l’adunanza.

2.° Del sig. Battista Sella a deputato di Bioglio, perchè oltre al non constare del secondo appello nominale prima della votazione, la maggioranza in suo favore sarebbesi ottenuta computando 25 bollettini su cui eravi iscritto a deputato Giovanni Battista Sella, senz’attra indicazione, e nasceva quindi il dubbio chi si volesse designare, essendovi più d’un Giovanni Battista Sella nel distretto elettorale.

3.° Del sig. avv. Enrico Garau a deputato di Alghero II col-