Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti I.pdf/229

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impiegati esterni, onde promuovere sempre piú un servizio sí fecondo al pubblico e all’erario d’incalcolabili vantaggi. Ma opina ehe per quest’anno si debba sospendere l’aumento del personale nel seno della direzione generale. Del resto ella nutre Jusinga che gl’impiegati tutti di questa amministra- zione, compresi sempre dai sentimenti del loro dovere, con- tinueranno a prestar la loro opera con solerzia ognora mag- giore, anche a fronte degli accresciuti lavori del servizio, persuasi che le sole strettezze finanziarie sono il motivo che costringe il Governo e ja Camera a circoscrivere il perso- nale entro i limiti della piú stretta necessitá.

La Commissione crede pure che non si debba in una sola categoria comprendere tutto il personale dell’’amministra- zione postale, ma bensí doversi dividere in due categorie, una per l’amministrazione centrale, l’altra per l’amministra - zione locale delle provincie, compresa quella di Torino, unendo ad esse la tabella del personale, tanîo piú ogni qual volta ci si propone qualche mutazione; onde si ritiene che il Ministero compilerá il bilancio dell’anno venturo in tale con- formitá.

Avuto quindi riguardo all’esercizio giá avanzato prima che si possa attuare il proposto aumento degli impiegati per ser- vizio esterno, ed in vista che nell’annata non può a weno di risultare qualche risparmio per temporanea vacanza di qual- che impiego, noi invitiamo la Camera a votare questa cate- goria nella somma di sole lire 520,650; emana indi una diminuzione su quanto è stato proposto dal Ministero di lire 5050.

Categoria 21. Paghe de’ corrieri, porta-lettere, garzoni d’ufficio, uscieri e ordinanze.

Pel primo articolo di questa categoria Payhe dei corrieri, era portata nell’anno antecedente ia summa di lire 27,400; lire 31,842 52, pel secondo articolo Paghe dei porta-leltere; lire 18,730 pel terzo Paghe dei garzani d’ufficio ; e infine lire 9655 02 per il quarto Paghe degli uscleri cd ordinanze; totale della categoria lire 87,392 52,

li Ministero ha giá fatta nell’attuale bilancio una diminu- zione di lire 800 all’asticola 4, po» soppressione d’una paga d’un corriere in soprannumero. La Commissione certamente non ha alcuna osservazione a fare a tale riguardo, se non che le pare che il numero dei corrieri sia ancora d’assai superiore al bisogno del servizio, eciò tanto piú quando saranno aperte in quest’anno le ferrovie in corso. Si ba dunque luogo a spe- rare che nel bilancio consecutivo potrá essere diminuita la cifra di questa categoria, specialmente dopochò il signor mi- nistro dei lavori pubblici ba dichiarato di poter impiegare nelle strade ferrate una parte di questo personale, e noi lo invitiamo a ciò fare pel numero maggiere possibile. In ogni modo la situazione delle nostre finanze non consente che si continui a tenere in servizio attivo un numero d’impiegati maggiore del bisogno.

Per l’articolo 2 il Ministero demanda invece un aumento di lire 6765 50, eciò per stabilire cinque altri porta-lettere a Torino ed uno per ciascuna delle cittá di Genova, Nizza e Sassari, non che per un tenue aumento di paga ai porta. let- tere di Genova.

Per quanto risguarda la cittá di Torino in ispecie la Com- missione riconosce la convenienza del proposto aumento nel personale dei porta-lettere per il sempre crescente sviluppo delle sue relazioni epistolari, e per il giornaliero moltiplicarsi de’suoi fabbricati; questo servizio, benchè sia di giá di cinque distribuzioni al giorno fra noi, è ben lungi d’essere in rela- zione con quello di altre cittá d’Europa; a Bruxelles, per esem-

pio, si contano 60 porta-lettere, menire finora in Torino il loro numero nonera che di 31. Ineltre questa spesa, propriamente pariando, non è di aggravio alle finanze, atteso il continuo aumento del prodotio delle lettere ; in effetto il provento di Torino del solo gennaio di quest’anno eccedette quello del 1853 di lire 6290 Ii.

Per molte di queste ragioni la Commissione ha pure rico- nosciuta la convenienza dell’aumento di un porta-lettere per ciascuna delle tre altre suvraccennate cittá, come pure lo stanziamento delle altre somme annotate in quest’articolo e relative a siffatto servizio.

Anche nel terzo articolo domanda il Ministero un aumento di lire 1740 per aggiunta d’un garzone d’uflicio a Torino e d’un altro a Nizza, e per alcuni leggierissimi aumenti di paga ad alcuni di quelli giá esistenti,

Fu per noi constatata la necessitá ditali aumenti nell’inte- resse di questo ramo di servizio,

Infine in ordine ai quarto articolo propone il Ministero una diminuzione di lire 230 9% per la surrogazione d’un usciere deceduto, da un’ordinanza. Onde è che, fatte sugli aumenti richiesti le proposte deduzioni, la Commissione opina che nulla siavi a ridire sulla domandata somma di lire 93,072 10.

Categoria 22. Spese d’ufficio.

Vi è in questa categoria un apparente aumento da quanto trovavasi stanziato nell’anno passato nella somma di lire 94,920, mentre che in quest’anno il Ministero proponeva nel bilancio la cifra di lire 110,200, cioè lire 18,980 in piú. In seguito però quella somma primitiva venne coll’appendice n° 1 ridotta di lire 22%, per modificazione alle spese d’ufficio di Nizza e Novara; onde l’aumento non è piú che di lire 18,755.

Ma come si disse, ogni cosa ben considerata, non è questo che un apparente aumento, anzi si viene a verificare una qualche economia.

Infaiti, cominciando dal 1° articolo, l’aumento di lire 12,955 che colla deduzione annotata nell’appendice n° 1 ver- rebbe a risultare sulla somma di lire 26,220 bilaaciata nel- l’aano scorso, non è un aumento, ed è quasi intieramente giustificato dalle ragioni espresse nella relazione del bilancio dal signor ministro nell’allegato n° 6.

Un’apposita Commissione fu incaricata di esaminare se meglio conveniva continuare alle direzioni ed ispezioni divi- sionarie le somministrazioni in natura della cera lacca, cor- dicella, filo-spago, e carta da inviluppo, oppure accollare alle stesse la provvista di questi oggetti mediante adeguata indennitá ; il risultato, com’era da prevedere, di questo studio, fu favorevole per l’introduzione del secondo sistema, col quale invece di lire 16,189 62 cheaveva costato nel 1852 la somministrazione in natura degli oggetti suddetti, sarebbe bastata, secondo la Commissione, la sowma di lire 12,600, lasciando per ora la continuazione dell’obbligo ad ogni dire- zione divisionaria di fornire di questi oggetti le divisioni ed uffici di 1° e 2° classe del rispettivo distretto, in quella sola conformitá e misura che è richiesta dal buon andamento del servizio, e stabilendo che anche la provvista della carta bianca, che in prime si provvedeva dall’amministrazione cen- trale alle direzioni, ispezioni e verificazioni divisionali, fosse d’ora innanzi a carico delle suddette direzioni ed uffizi di 12 classe, comprendendole nel novero degli oggetti per cui è assegnata l’indennitá.

Il vantaggio che risulta dal nuovo sistema è fondato prin- cipalmente sulla maggiore economia che si fa con esso degli 6ggetti di cancelleri?,

La citata Commisziune si pronunciò pure in favore dell’a