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PROGETTI DI LEGGE, RELAZIONI
E DOCUMENTI DIVERSI
Accertamento del numero dei deputati impiegati,
Relazione fatta alla Camera il 13 gennaio 1854 dalla Commissione composta dei deputati Canalis, Miglietti, Depretis, Daziani, Farini, Saracco, e Michelini @. B., relatore.
SienorI! — Una delle principali operazioni, cui la Camera snole procedere al principio di ogni Legislatura, è quella di
accertare il numero dei deputali investiti di regi impieghi”
stipendiati. La Commissione, cui avete affidato- questo deli- cato incarico, non ha perdonato nè ad investigazioni per co- noscere il vero stato delle cose, nè ad imparziale ed acqurato esame per dedurne le conseguenze.
‘ Certamente è cosa poco conveniente siano ima di sorvegliare l’amministrazione del Governo cororo che gli sono subordinati, o ne ricevono stipendio: il’ piú comune buon senso persuade non doversi porre in lotta il privato interesse con quello del pubblico. Inoltre i Governi costitu- zionali essendo fondati sul principio della divisione dei po- teri, un uomo non deve nello stesso tempo far parte del potére esecativo e del potere legislativo. Al Re solo lo Statuto accorda questa doppia capacitá, la quale, generalmente par- lando, non può estendersi ai delegati del potere reale, Cre- desi tuttavia che i lumi e l’esperienza acquistati dai pubblici impiegati nell’esercizio delle loro funzioni possano tornar utili al Corpo legislativo in cui siedono. Noi lo ammettiamo; ma dalle opposte considerazioni, di cui sono certamente piú importanti quelle che militano per l’esclusione, conchiu- diamo dover questa essere la regola generale, l’ammissione al contrario dovere costituire l’eccezione.
Su questi motivi è fondato l’articolo 100 della legge elet- torale ; e dalle stesse considerazioni ba preso norma la vostra Commissione nel formare il seguente elenco dei deputati, ai quali crede doversi quell’articolo applicare.
SESSIONE DEL 1858-54 — Documenti — Vol. II. 402
3 ° ;
} Cavour Camillo, ministro delle finanze;
Agnes Matteo, consigliere di Cassazione;
Pescatore Matteo, professore di leggi all’Universitá di Torino;
Cavalli Giovanni, luogotenente colonnello di artiglieria;
La Marmora Alfonso, ministro della guerra;
Genina Luigi, professore di leggi all’Universitá di Torino;
Demaria Carlo , professore di medicina all’ Universitá di Torino; î
Rattazzi Urbano, ministro di grazia e giustizia ;
Menabrea Luigi, colonnello nel Genio militare;
Arcais Effisio, maggiore d’arliglieria;
Melegari Amedeo, professore di leggi all’ Universitá di To- rino;
Sappa Giuseppe, consigliere di Stato;
Boncempagni Carlo, consigliere di Stato;
Deviry Carlo, consigliere d’Appello;
Despine Carlo, ispettore ingegnere delle miniere ;
Somis Aristide, colonnello dello stato maggiore;
Serra Francesco Maria, consigliere d’Appello ;
Delitala Gavino, consigliere d’Appello;
Spinola Tommaso, consigliere di Stato;
Buraggi Giovanni, capitano de’ carabinieri ;
Brunati Benedetto, ispettore del Genio civile; È si
Bona Bartolomeo, intendente generale delle strade ferrate ;
Petitti Agostino, maggiore dello stato maggiore e primo uffi- ziale del Ministero di guerra; .
Dealberti Maurizio, colonnello del Genio militare;
Casanova Alessandro, colonnello dello stato maggiore;
Ponza di San Martino Gustavo, ministro dell’interno;
Chiò Felice, professore di. matematiche all’ Accademia mi- litare;
Cadorna Raffaele, maggiore in fanteria;
Colli Alessandro, ingegnere capo;
Mezzena Bernardo, colonnello comandante di piazza; Ù
Marongiu Diego, professore di diritto canonico all’Universitá di Sassari ; -