Pagina:Pascarella - Sonetti.djvu/100

Da Wikisource.

II.


E marciassimo fino a la matina
Der giorno appresso. Tutta la nottata!
A l’arba poi, fu fatta ’na fermata
4Su l’erba zuppa fracica de brina.

Traversassimo un fiume de rapina24,
Lassassimo la strada, e traversata
’Na macchia, se sboccò su ’na spianata
8E venissimo in giù pe’ la Sabina.

Dove che dietro a noi c’era pe’ scorta
N’onibussetto tutto sganghenato,
11Dov’uno ce montava un po’ pe’ vorta.

Pe’ strada er celo ce se fece cupo,
E venne l’acqua che nun ci ha lassato,
14Finché non semo entrati a Cantalupo.




— 94 —