Pagina:Pascoli - Canzoni di Re Enzio-La canzone del Paradiso, 1909.pdf/58

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Or ella va con la canestra in capo,
lungo la verde Savena, ai serragli,
alle aspre porte, alla città turrita,
recando l’uva paradisa, d’oro.
5Ora non canta: canta sì la verla;
fischiano sì le pispole di passo;
anco le rondini: elle vanno in branco
dolce garrendo a ripulirsi al fiume.
Vede ella i meli rosseggiar di pomi,
10vede curvare i peri a terra i rami;
l’api bombire, ode ronzar le vespe
e i calabroni in mezzo al dolce fico.
Ella non canta, ma le canta il cuore,
che c’era un re ch’era di giorno un uomo,19
15ma diventava capougello a sera;
volava allora ai boschi ai campi ai fiumi.