Pagina:Pascoli - Traduzioni e riduzioni, 1923.djvu/182

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i popoli!„ Ecco, un dì, vede per sorte
una tagliola con un po’ di carne.
“Vedremo!„ dice e se ne viene a corte.

“Sire, cacciando poco fa le starne
ho veduto un tesoro in una gola
di monte. È vostro: io non saprei che farne,

voi siete il re„. La volpe alla tagliola
conduce il re, che allunga un dito e resta
preso: e la volpe ritornando sola

ride e borbotta: “Un re con quella testa!„


il tesoro

Quanto a tesori, un’altra se ne narra.
C’era una volta un vecchio contadino
ch’aveva un suo campetto e la sua marra

e tre figliuoli. Giunto al lumicino
volle i suoi tre figliuoli accanto al letto.
“Ragazzi„ disse “vado al mio destino:

ma vi lascio un tesoro: è nel campetto....„
E non potè più dire altro, o non volle.
A mente i figli tennero il suo detto.

Quando fu morto, quelli il piano il colle
vangano, vangano, vangano: invano;
voltano al sole e tritano le zolle:

niente. Ma pel raccolto, quando il grano
vinse i granai, lo videro il tesoro
che aveva detto il vecchio; era in lor mano;

era la vanga dalla punta d’oro.