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E cadesser nel fiume
Fulmini inceneriti,
Ed archi, e strali rotti à mille à mille.
Indi tremasse il tronco
Del platano, e n’uscisse
Formato in voce spirito sottile,
Che stridendo dicesse in sua favella,
Montano Arcadia tua sarà ancor bella.
E così m’è rimaso
Nel cor, ne gli occhi, e ne la mente impressa
L’imagine gentil di questo sogno,
Ch’i’ l’hò sempre dinanzi,
E sopra tutto il volto
Di quel cortese veglio
Che mi par di vederlo.
Per questo i’ me 'nvenìa diritto al Tempio,
Quando tu m’incontrasti,
Per quivi far col sacrificio santo
De la mia vision l’augurio certo.
Tit.Son veramente i sogni
De le nostre speranze,
Più che de l’avvenir vane sembianze;
Imagini del dì guaste, e corrotte
Da l’ombra de la notte.
Mon.Non è sempre co’ sensi
L’anima addormentata,
Anzi tanto è più desta
Quanto men traviata
Da le fallaci forme