Pagina:Pastorale 31 maggio 1889 (Marello).djvu/6

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Sacerdoti, i quali, pur non avendo la cura d’un particolar gregge, debbono tuttavia per la grazia dell’ordinazione servire a Dio nei santi ministeri. Anche voi, Sacerdoti carissimi, siate immagini del buon Pastore, anche voi attendete sempre ad evangelizzare la pace. Guardate intorno: quanti giovanetti a cui è necessario spezzare il pane della parola di Dio! quanti tribolati a cui un labbro inspirato dalla carità di Gesù Cristo può comunicare la consolazione! quanti peccatori a cui Iddio per mezzo del suo ministro vuol restituire la pace della coscienza! Sia tra voi, come tra i Parroci, una santa emulazione di zelo per la salute delle anime; e riceverete un giorno dal Principe dei Pastori la vostra corona di gloria. Cum apparuerit Princeps Pastorum percipietis immarcescibilem gloriae coronam.

Una parola di affetto a voi rivolgo, o Sacerdoti del Clero regolare, che perseveranti nella sublime vostra vocazione camminate sulle orme gloriose di quegli eroi di santità Francesco d’Assisi, Giuseppe Calasanzio, Paolo della Croce. È prezioso il bene che voi fate nella Diocesi; sono graditi al Signore i vostri passi nel ministero dell’evangelica predicazione; fruttuose e benedette le vostre sollecitudini e fatiche in vantaggio della gioventù. Pochi di numero moltiplicatevi col vostro zelo, con quello zelo che ha soltanto in mira la gloria di Dio e la salvezza delle anime e che nei vostri santi Fondatori ha operato meraviglie; e la mercede che non ricevete qui in terra l’avrete con essi abbondante in cielo. Gaudete, et exultate, quoniam merces vestra copiosa est in coelis.