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re umberto al chievo 315

guerra, il direttore delle manovre generale Pianell, e il Capo di Stato Maggiore generale Cosenz; il quale, galoppava su e giù da un forte all’altro, colla disinvoltura di un giovane ufficiale di cavalleria della nuova scuola.

Qua e là, lungo tutta la linea di difesa e di offesa, S. M. si fermò a parlare coi generali Pastore, Bava, Boetti, Medici di Marignano e Dogliotti; nonchè coi giudici di campo Serra e Luigi Majnoni d’Intignano, informandosi di ogni minuto particolare, tecnico e tattico, degli assediati e delli assedianti.

Dopo di che, ripresa la strada del Chievo, e passando dal paese di S. Massimo — pavesato e imbandierato — fra due fitte siepi umane di popolo acclamante, venne alla villa per l’ora della colazione; la quale, come i pranzi così detti di famiglia, aveva luogo nella sala abituale.