Vai al contenuto

Pagina:Patria Esercito Re.djvu/369

Da Wikisource.

dieci anni dopo 351

pranzo dato alle autorità civili e politiche, al quale intervennero: il parroco di Chievo, cui venne aggiunto l’egregio parroco di S. Massimo, D. Luigi Ceschi; nonchè i tre senatori Messedaglia, Righi e Sormani Moretti, prefetto di Verona; i deputati Miniscalchi, Poggi, Danieli, Lucchini; i sindaci Guglielmi e Bottagisio; il comm. Dorigo.... e tutto il seguito reale più volte nominato.

L’alba del 17 settembre, i cittadini veronesi — quelli mattinieri — lessero incollato ai muri il seguente manifesto:

Cittadini!

Con la più viva compiacenza vi annunciamo che S. M. il Re, tenendo graziosamente l’invito, verrà domani a fare una visita alla nostra città, entrando alle ore 21.30 da Porta Nuova; e ci onorerà della Sua Augusta presenza anche in altri giorni prima della grande Rivista.

Sarà questo per noi uno dei più solenni e fausti avvenimenti, sentendoci orgogliosi di accogliere l’Augusto Monarca con tutto l’ardore del patrio entusiasmo e dell’affetto e devozione che ci irrompe dal cuore per l’amato nostro Re; poichè in Lui si compendia l’avvenire di grandezza e di gloria per la Patria.

Cittadini!

Prepariamoci ad acclamare, con la maggiore effusione dell’animo, l’amato nostro Sovrano; moviamo tutti ad incontrarlo; applaudiamo al magnanimo Figlio del gran Re Vittorio Emanuele, che con sublime eroismo espose la propria vita per far libera ed indipendente la Patria nostra.

Con separato avviso vi è dato il programma degli spettacoli per festeggiare la presenza fra noi di S. M. il Re.

Verona, 17 settembre 1897.

Il Sindaco
A. Guglielmi.„


Ecco come il giornale l’Arena salutava la venuta di S. M. fra le mura Scaligere.

“Il Re viene oggi ufficialmente a salutare i Veronesi.

L’arrivo del Re fra il popolo, è una folata di aria sana che arriva fra noi dal Paese, del quale le istituzioni affidano ancora, perchè Casa Savoia le impersona e le difende.

Gli uomini di Governo — fatte alcune e altissime eccezioni — hanno dato, nell’alterna vicenda, saggio di così poco intelletto politico, che