Pagina:Patria Esercito Re.djvu/373

Da Wikisource.

dieci anni dopo 355

mentava di essere il Re che per incoraggiare, beneficare e aiutare. Affabile sempre, e qualche volta persino timido, non isdegnava trattenersi egualmente in colloquio con un modesto fantino, come col primo master delle caccie, o col più o meno illustre direttore delle corse.

S. M. il Re Conte Turati ― Amerigo Ponti.

Imperocchè Re Umberto si sentiva intimo in tutti i cuori, e inspirava nelle persone che lo attorniavano, viva, infinita devozione, libera da ogni rigidità di etichetta.

Così, anche nella sala della Gran Guardia, si trovò tanto bene a