![]() |
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. | ![]() |
dieci anni dopo | 355 |
mentava di essere il Re che per incoraggiare, beneficare e aiutare. Affabile sempre, e qualche volta persino timido, non isdegnava trattenersi egualmente in colloquio con un modesto fantino, come col primo master delle caccie, o col più o meno illustre direttore delle corse.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/90/Patria_Esercito_Re_p373.jpg/300px-Patria_Esercito_Re_p373.jpg)
S. M. il Re Conte Turati ― Amerigo Ponti.
Imperocchè Re Umberto si sentiva intimo in tutti i cuori, e inspirava nelle persone che lo attorniavano, viva, infinita devozione, libera da ogni rigidità di etichetta.
Così, anche nella sala della Gran Guardia, si trovò tanto bene a