Pagina:Pavese - Poesie edite e inedite.djvu/211

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Questo nuovo canzoniere porterà in sé la sua luce quando sarà fatto, quando cioè dovrai negarlo. Ma due premesse risultano dal sin qui detto:

1) la sua costruzione sarà analoga a quella di ogni singolo pezzo poetico;

2) non sarà riassumibile in racconto naturalistico.

Ciò che in questi due punti è gratuito — l’esigenza di una poesia non riducibile a racconto — è tuttavia il lievito di domani. È l’elemento arbitrario, precritico, che solo in quanto tale può stimolare la creazione. È un’intenzione, una premessa irrazionale, che sarà giustificata soltanto dall’opera. Quattro anni di velleità e d’introspezione te l’impongono, come nel 1931-32 una voce t’imponeva di raccontare versi.

È logico che davanti a quest’esigenza scompaia quella, inconcludente, di sapere che cosa dirà la nuova poesia. Lo dirà la poesia stessa, e quando l’avrà detto sarà cosa del passato, come ora Lavorare stancaFonte/commento: ec.

È certo che anche stavolta il problema dell’immagine terrà il campo. Ma non sarà questione di raccontare immagini, formula vuota, come s’è visto, perché nulla può distinguere le parole ch’evocano un’immagine da quelle ch’evocano un oggetto. Sarà questione di descrivere — non importa se direttamente o immaginosamente — una realtà non naturalistica ma simbolica. In queste poesie i fatti avverranno — se avverranno — non perché cosí vuole la realtà, ma perché cosí decide l’intelligenza. Singole poesie e canzoniere non saranno un’autobiografia ma un giudizio. Come succede insomma nella Divina Commedia — (bisognava arrivarci) —, avvertendo che il tuo simbolo vorrà corrispondere non all’allegoria ma all’immagine dantesca.

Al canzoniere sarà inutile pensare. Come s’è visto con Lavorare stanca, basterà di volta in volta assorbirsi nella singola poesia, superare in essa il passato. Se la prima delle due degnità è vera, basterà fare una sola poesia nuova — e forse è già fatta — e sarà assicurato l’intero canzoniere-poema. Non solo, ma dato un verso tutto vi sarà implicito. Verrà un giorno che una tranquilla occhiata porterà l’ordine e l’unità nel laborioso caos che domani incomincia.

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