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p. 121 Poggio Reale

Brancaleone, 13 settembre 1935. Pubblicata in Lavorare stanca. Il titolo si riferisce a una detenzione di P. nel carcere di Poggio Reale, a Napoli, durante il viaggio di transito per Brancaleone.

I primi versi sono di stesura precedente (compaiono isolati in mezzo ad altri appunti), forse del maggio (in un elenco delle poesie scritte al confino e divise per mesi, Poggio Reale figura tra quelle di settembre ma reca tra parentesi l’indicazione maggio) e in questo caso si riferirebbero ai primi giorni di detenzione (probabilmente a «Regina Cœli» di Roma, dove P. e altri degli arrestati del 13 maggio furono trasferiti), cioè alle prime impressioni del cielo attraverso la finestra della cella.

Donne appassionate, Luna d’agosto, Terre bruciate, Poggio Reale, Paesaggio VI sono le cinque poesie che P. invia dal confino alle Edizioni di Solaria e che vengono aggiunte alla fine del volume. Dopo Poggio Reale (o — se bene interpretiamo un’indicazione segnata da P. in un elenco cronologico delle poesie del confino — dopo le tre poesie seguenti che non dovevano entrare nel volume — la prima troppo chiaramente ispirata al confino, le altre due giudicate dall’autore non riuscite e lasciate inedite — P. licenzia per la stampa Lavorare stanca, che uscirà in data 14 gennaio 1936).

Da qui in poi, quindi, nelle nostre note, il titolo Lavorare stanca si riferirà solo all’edizione Einaudi del 1943.

122 Parole del politico

Brancaleone, settembre 1935. Pubblicata in Lavorare stanca, nel cui indice è datata: ottobre 1933. Nella minuta, altri titoli: Il racconto dell’amico, Il racconto del viaggiatore, Parole dell’amico, Racconto del politico.

123 * Altri tempi

Brancaleone, settembre 1935. Inedita. Nella minuta, il verso c’è un bastardo di piú sotto il sole è reso piú chiaro da una variante eliminata (dopo Nelle risse lasciava per morto il rivale): ma ne ha piú messi al mondo che stesi per terra. Altra variante eliminata è per Se li sogna di notte: Sono sempre lontani e Non li ha visti nessuno (che rende piú chiaro Quello vero al verso seguente). Variante eliminata del finale: Mangiava | ma era schiavo. Il ragazzo lo tira | sulla libera strada dal mattino alla sera. Sul manoscritto definitivo, al 24° verso variante alternativa: mangiano-succhiano. Altre varianti in una stesura intermedia: alla fine della 1a lassa (invece di Nei sereni d’inverno ecc.): Alla guerra, le bombe | le guardava venire nei mattini sereni che poi diventa: le sentiva arrivare e poteva scansarsi.

123 * Poetica

Brancaleone, settembre 1935. Inedita. Varianti alternative, in margine al manoscritto piú definitivo: al 21° verso s’è aperto invece di è fiorito; all’ultimo verso: tra le solide case invece di tra le case infinite.

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