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10 L’Agricoltura Coloniale

La Colonia agricola di Giovanni Stella

e la sua storia



L’opera di quegli italiani che per i primi si avventurarono nelle zone africane consacrate poi alla attività della patria, l’opera preziosa e difficile che gettò alle genti incivili le notizie di una nazione nuova, appena formata, e che nessuno laggiù sapeva esistesse, non è conosciuta fra noi che da pochi studiosi, ristretta in una cerchia angusta da cui nessun avvenimento è stato capace di farla uscire.

Sul più illustre di questi pionieri, il Bottego, nessuno si è presa cura di scrivere più di un discorso commemorativo1 sull’opera complessiva di tutti non esiste ancora uno studio organico che dalle narrazioni isolate e dalle trattazioni frammentarie tragga una sintetica storia che sarebbe storia gloriosa di sacrifici, di martirii e di meravigliosi italici ardimenti.

Le molte, accurate, pazienti relazioni di questi viaggiatori e di questi missionari giacciono ancora come materiale quasi vergine nelle biblioteche, consultate raramente e sempre per intenti d’occasione e riferentisi a fatti particolari; la figura di questi erranti che portavano con loro insieme al coraggio e allo spirito di avventura il criterio di giovare alla scienza ed al loro paese, è ancora avvolta nelle nebbie di una ignoranza tanto meno perdonabile, quanto più lo Stato assume atteggiamenti energici nella storia del mondo.

Occorre spolverare le vecchie carte, trar fuori le antiche relazioni, far luce su questo bellissimo periodo della vita nazionale, e sullo sfondo intricato della conoscenza dell’Africa far risaltare le forti figure degl’italiani che in tanta parte contribuirono a segnar monti, fiumi, territori, usi e costumi, là dove prima era la oscura e terrificante dizione «Hic sunt leones».

  1. Millosevich: Discorso per l’inaugurazione del monumento a Bottego.