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capitolo quinto 269

fuori dal Padre Antonio Bresciani nel suo Ebreo di Verona, sciorinate poi in processo dal turpissimo rivelatore impunitario Filippo Bernasconi, smentite solennemente dalle resultanze processuali e, pur tuttavia, ridate fuori, in seconda edizione, dal giudice processante avvocato Domenico Laurenti in quel suo romanzaccio che è il Sommario o Ristretto del Processo di lesa maestà con uccisione del Conte Pellegrino Rossi ministro di stato.

Ma, intanto che i nemici del Rossi stabilivano la sua morte e si apparecchiavano, in quelle poche ore che loro restavano,

    di geografia nei quali quel signore è incappato; ed eccomi ad adempiere questo mio dovere. Il Panaro diviene il Tamaro (pag. 16): Filangeri si cambia in Filanghieri (pag. 17); Bonaparte scende la prima volta in Italia nel 1795 e non nel 1796. e la pace di Campoformio non è più nel 1797, ma nel 1798 (tutti due a pag. 19); il Trattato di diritto penale di P. Rossi lo dà come stampato nel 182S, mentre lo fu nel 1829 (pag. 55), e quando poi (a pag. 72) confessa egli stesso, in nota, che fu pubblicato per la prima volta uel 1829; Senigallia non è più nelle Marche, ma nell’Umbria (pag. 143). Il Principe De Metternich - che ha sempre osteggiato e biasimato in tutti i suoi scritti la condotta di Pio IX, Pontefice liberale, per il Conte D’Ideville partecipava al delirio generale di ammirazione per Pio IX (pag. 181); la rivoluzione francese del 1848 è la stupide et inutile rèvolution? (pag. 183); plusieurs collegi elettorali avevano nominato P. Rossi deputato, mentre tutti sanno che fu eletto soltanto a Carrara e a Bologna (pag. 191); Sante Costantini è per il signor D’deville, una diecina di volte, Santa Costantini, di uomo diviene donna (pag. 196); il gabinetto Mamiani del 1848, di cui facevano parte i moderatissimi Marchetti, Doria, De Rossi, Lunati, Massimo e il Cardinale Ciacchi e due soli progressisti, il Mamiani e il Galletti, era... un gabinetto rèvolutionnaire, (pag. 197); Tofanelli diviene Tafanelli (pag. 207); via della Ripetta, e Caccine per Cascine (pag. 212); i fratelli Facciotti divengono Fracciotti (ivi); Cornuda si cambia in Corunda (pag. 214); Bartolomeo Galletti era nominato Pilo-Pepe (?!) (pag. 215); Bezzi diventaBeggi e il dottor Tommaso Muchielli, Tommaso Machielli (pag. 216); Felice Orsini diventa le comte Orsini (pag. 217); Curtatone è Custatone (pag. 218); Mecocetto si muta in Mencacetto, Felice Neri in Felice Negro, Ferdinando Corsi in Ferdinando Corti (pag. 228); poi appare in Roma un ospedale di Sant’Andrea che nessuno sa che abbia mai esistito (ivi); e, citando il verso di Orazio, sudarit et aisit si cambia in alcit (pag. 212); l’Apollinare è l'Apollinaria (pag. 236); S. Lorenzo e Damaso si trasforma in Saint-Laurent en Damas (pag. 237); il colonnello Calderari è degradato e diviene il maggiore Calderari, e la tipografía Chiassi muta padrone e diventa Chiosi (pagina 26.5j; la contesaa Spaur, nata a Roma nella famiglia romana dei Conti Giraud, cambia nazionalità ed è une française (pag. 287); Ruggero Colonnelio diviene semplicemente Ruggero cognome (pag. 295), e S. Lorenzo e Damaso cambia ancora una volta e diviene Saint-Laurent de Damas (pagina 2971.

       E non parlo dei giudizi errati, smentiti da tutte le storie, degli apprezzamenti contrari al vero documentato, delle bugie, delle favole raccontate, con serietà, per roba seria e vera, poichè - ripeto - parecchie di queste favole e menzogne noterò, strada facendo, nell’esame degli atti processuali.