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documenti 401

quilli tutti i suoi cittadini, onde l’autorità governativa non può dubitare d’incontrare l’adesione della massima parte della popolazione.

I capi delle diverse armi hanno similmente dichiarato che per loro parte si presterà tutto l’aiuto opportuno.

S. E. ha quindi proposto di far eseguire dalle pattuglie, condotte e accompagnate da carabinieri, visite nelle osterie e nelle bettole, e perquisizioni personali sopra soggetti che dalla polizia si conoscano di sospetta, o perversa condotta, per rilevare se siano portatori di armi vietate. E questa proposizione, che in massima è applaudita dall’unanimità, ha solo incontrata l’osservazione per parte del sig. tenente colonnello Cavanna, che non converrebbe a’ soli carabinieri di procedere a tali perquisizioni, e meglio potrebbe riuscirsi all’intento con mettere a capo delle pattuglie un agente di polizia, che avendo più conoscenza del paese meglio può discernere quali siano le persone veramente sospette.

Fattosi riflettere dal sig. direttore di polizia che esso non ha affatto agenti ed impiegati da cui possa ripromettersi fedeli servigi, tutti hanno interessato il sig. delegato a nominar esso nuovi agenti che possano fedelmente soddisfare al bisogno ed al dovere dell’importantissimo ufficio. In seguito di che S. E. ha dichiarato che, attesa l’urgenza e la gravezza delle circostanze, esso si crede in facoltà di poter nominare, in via provvisoria, alcuni agenti di polizia, che effettivamente nominerà quanto prima.

Dopo tali concerti, non v’essendo altro a trattare, si è sciolta l’adunanza, e si è redatto il presente processo verbale.

Firmati: A. Zanolini, delegato - F. Camerata, gonfaloniere - A. principe Simonetti - Giovanni Battista Bonomi - L. Lopez - F. Cavanna - Giuseppe Travaglini, ff. di presidente - Maceroni, tenente colonnello — L. cavalier Ghirelli, direttore di polizia — Zampieri, capitano de’ carabinieri - Gaetano Pulini - Antonio Passetti - Giovanni Battista Morichi - Raffaele avvocato Feoli.




Documento N. XLVI.1

N. 39305.

AL DELEGATO DI ANCONA.

4 novembre 1848.

In riscontro al suo dispaccio del 2 del corrente novembre, n. 107, la informo avere oggi stesso chiesto al signor direttore delle dogane l’immediato richiamo a Roma, prescrivendo loro un itinerario che non tocchi Osimo, delle guardie di finanza che la S. V. mi indica.

Gli ho chiesto ad un tempo di spedire costì un ufficiale dell’arma finanziaria, che a molta abilità riunisca energia ed amore dell’ordine.


  1. Dall’Archivio di stato di Roma, Miscellanea politica del 1846-48, busta 35, copertina 331.