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capitolo ventesimo 169

come divenne più tardi a Roma, alcuni dei Reduci, forse i più caldi e più repubblicani, forse assenziente qualche Ufficiale, deliberarono di spiccare un picchetto dal Quartiere di piazza San Claudio nella notte del 12 al 13 perchè facesse guardia d’onore all’Albergo Cesari.

Informato di ciò là mattina del 13, il Tenente Colonnello Grandoni andò su tutte le furie e scrisse al Generale Comandante della Guardia Civica il seguente breve e concitato Rapporto da me trovato nelle Buste della Guardia Civica esistenti nell’Archivio del Campidoglio.1

«Dal quartiere San Claudio
il 13 dicembre 1848

«Rapporto straordinario.

«Questa notte, senza mia interpellazione, alcuni Legionari annotati in questo Battaglione si sono fatti lecito mettere un picchetto nella locanda Cesari per onorare il Generale Caribaldi (sic).

«Occorrono istruzioni tanto per l’accaduto, quanto per ulteriori disposizioni.

«Mi ripeto con stima e venerazione

«A Sua Eccellenza
Il Generale della Guardia Civica


«Il Comandante il Battaglione
Luigi Grandoni».


Se l’avvocato Pietro Gui avesse conosciuto e posseduto questo Rapporto, scritto di tutto carattere del Grandoni, avrebbe potuto dimostrare quale terribile repubblicano e furioso demagogo fosse questo Tenente Colonnello, che non voleva si mettesse picchetto d’onore all’uscio della casa ove dimorava Giuseppe Garibaldi!

Del resto perchè meglio i lettori intendano la irrequietudine e l’umor bisbetico del Tenente Colonnello Luigi Grandoni, quale Comandante del Battaglione Reduci, io li ri-

  1. Buste della Guardia Civica nell’Archivio Capitolino, Busta 84.