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264 il processo di pellegrino rossi


Documento N. XXV.

Minuta della lettera di risposta del Governatore di Genazzano.

Quell’Ant. Ranuzzi di Fuligno che fa anche chiamarsi Giovanni Desideij del quale la l’osseq. Disp. di V. S. Ill.ma ed Ecc.ma Prot. Riser: sez 1 del 10 corr. per quanto a me consta non trovasi rifugiato in questa terra e neppure nei Paesi di questa giurisdizione, mentre mi sarebbe stato facile di scoprirlo — Dimora qui bensì la di Lui moglie con una piccola figlia, e convive colla cognata Rosa moglie di Filippo Mogliè detenuto in queste Carceri per vari delitti, il di cui incarto trovasi già presso la Commissione direttiva del processi — Ho poi motivo di credere, che il Ranuzzi siasi altrove rifugiato, avvegnachè entro il mese di Luglio, dopo l’entrata delle truppe Francesi in Roma, si presentò da me un’uomo con foglio di via regolare rilasciato dal Governo di Narni sotto il nome di Antonio Ranucci, chiedendomi il visto per Spoleto, visto che non tardai di fargli, perchè la Carta ripeto era regolare e diretta per qui — Seppi che Costui partisse nel med. giorno insieme al Sud. Filippo Mogliè, di cui si disse cognato, e dopo qualche tempo ritornò il solo Mogliè, che fu poi da me fatto carcerare. Dai connotati descritti nel foglio rimessomi rilevo che quell’Ant. Ranucci è il ricercato Ranuzzi, avendone presente la sua fisonomia. Seppi che in Spoleto aveva Egli un parente, e potrebbe darsi che fosse rifugiato in quella provincia.

Niuna Circolare mi fu mai diramata sul conto del ricercato Ranuzzi e neppure un sentore mai ebbi che il medesimo fosse reo di delitti commessi nell’Interregno, altrimenti mi sarei fatto un pregio di darlo in potere della Giustizia.

Debbo poi osservare che quando si fece la perquisizione in Casa Mogliè, niun oggetto di furtiva provenienza gli fu rinvenuto, quantunque vi convivesse fin d’allora la moglie del Ranuzzi.

Se mi sarà dato di conoscere in seguito la dimora del sud. Inquisito, mi farò un dovere di rendernela immediatamente avvertita, ed in questa intelligenza ho l’onore ecc.