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capitolo decimottavo 33

Condannato ad appoggiarsi alle più laide e bieche figure che si affacciano in questo processo, il Relatore si attacca volentieri a quel Gregorio Salvati, delatore prezzolato, ossia che sperava di ricevere dal Rosalbi, dall’Accursi e dal Calderari il prezzo delle sue rivelazioni, di cui la Polizia non aveva bisogno, e non lo ebbe e nella sua prima deposizione sfacciatamente se ne lamenta1; a quel Gregorio Salvati, omicida, nemico acerrimo e confesso dei fratelli Facciotti e dei loro amici, i quali — come i lettori — hanno veduto e ricorderanno — avevano deliberato di ucciderlo e ne riproduce, castrata e ridotta, la prima deposizione del 2 Aprile 1852 nel § 138, senza tenere il menomo conto della posteriore deposizione del successivo giorno 4 Aprile, che quella anteriore in parte disdice, in parte corregge e in parte modifica; perchè ciò che premeva al Processante Laurenti era mettere in mostra il solo testimonio, sopra ottanta, che abbia deposto di aver veduto più volte accedere alla bottega Facciotti il Principe di Canino. Gran privilegiato quel Gregorio Salvati, che ebbe la fortuna di vedere ciò che non videro altri settantanove testimonii, ciò che non potè affermare di aver veduto neppure il rivelante impunitario Bernasconi, che si può dire vivesse nella bottega dei Facciotti e il quale nondimeno riferì che Bernardino gli diceva che era della loro e che somministrava danaro il Principe di Canino.. . ma lui non lo vide accedere in bottega Facciotti.

Al § 146, nel citare quella parte che al Fisco può giovare delle cinque deposizioni di F. di Aquila, ossia di Franco Cecchetti il quale, per sua stessa confessione, è nemico personale del Colonnello, del Capanna, dei Facciotti che, in tempo di repubblica lo arrestarono, lo percossero e lo fecero stare quaranta giorni alle Carceri Nuove, oltre all7 inserire una citazione erronea, cioè foglio 792, mentre dal foglio 761 al foglio 806 in processo è raccolto il primo costituto del Dott. Cesare Pestrini, raffazzonando i pezzetti disgiunti delle quattro deposizioni, fa dire al Cecchetti che alle riunioni nella bottega Facciotti, ove egli deponente trovava talora fino

  1. Veda il lettore nel secondo volume la prima deposizione di Gregorio Salvati.