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capitolo decimonono 79

Il Rivelo era preceduto dalla seguente lettera e tanto l’uno quanto l’altro documento sono scritti tutti due di mano di Sante Costantini.

(Fuori).

«A Sua Eccellenza Rev.ma Monsignor Paolini

Presidente del secondo Turno presso il Tribunale

della S. Consulta


Per Sante Costantini che supplica come entro.

(Dentro).

«Eccellenza Rev.ma,

«Onde il Supremo Tribunale della S. Consulta conosca che nulla, per quanto le mie forze potevano, fu omesso da me allo scopo non solo di giustificarmi da tante accuse false che mi gravano, ma bensì di far conoscere cose circostanziate e dettagliate, dietro le quali facilmente si possa giungere all’esatto scoprimento della verità: mi faccio ardito umiliare all’Eccellenza Vostra Rev.ma questi fogli che accludo, vergati di mio pugno, facendo nel medesimo tempo calda istanza presso la sullodata Eccellenza Vostra Rev.ma perchè voglia degnarsi farli leggere a tutti l’Ecc.mi Giudici componenti il secondo Turno che mi devono giudicare, prima della decisione, onde se ne faccia quell’uso che se ne crederà opportuno.

«Nella viva speranza di essere compiaciuto, sperando che non giungeranno al Supremo Tribunale discari, non manco nel medesimo tempo di porgere fervidi voti all’Altissimo pella lunga e prospera vostra conservazione.

«Che ecc.».


Ed ecco i fogli delle rivelazioni Costantini o meglio della confessione stragiudiziale Costantini che, per seguire il frasario giudiziario, si deve chiamare Rivelo1.


  1. Di questa rivelazione stragiudiziale del Costantini si è servito Emilio Del Cerro in un capitolo, intitolato L’assassinio del Conte Pellegrino Rossi, contenuto nel volume da lui pubblicato in Roma coi tipi di Enrico Voghera nel 1899 Cospirazioni romane (1817-1868) rivelazioni politiche. Checchè valga il volume, poverissima cosa è il capitolo su Pellegrino Rossi, scritto da un uomo che mostra di ignorare quasi totalmente la bibliografia e la letteratura dell’argomento, che non