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116 MARIO RAPISARDI

XII.

25 febbraio 1902.

Un governo, che manda il boia a chi chiede giustizia, ha segnato nella storia la sua sentenza di morte. Non dimentichi il popolo che a tal sentenza può dare esecuzione egli solo. La generosa protesta del Municipio di Trieste è prova consolante e solenne che il popolo di quella nobile regione d’Italia ha piena coscienza di sè, e che è risoluto a difendere a tutti i costi i suoi sacrosanti diritti e a disporre finalmente dei suoi destini. Perseveri ed osi; ma non fidi che in sè stesso.


XIII. 1

8 settembre 1902.

Che importa al popolo delle vostre inchieste, dei vostri comitati, delle vostre schermaglie? Confondete pure, uomini del passato, l’onore dell’Isola gloriosa con quello dei galantuomini di Villabate; rimpannucciate, se vi fa comodo, rinfronzolite, se vi fa piacere, il manichino stopposo del patriottismo; riscaldate il cavolo dell’onore italico alle fascine fumose del tornaconto e alle gazose fiammelle del perfetto amore; agitate sotto il muso del bufalo unitario il brandello scarlatto del vostro regionalismo d’occasione.

Voi, ballerini agilissimi, non incapperete nei

  1. Per il comitato regionalista «Pro Sicilia».