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ODI CIVILI 153

Per i tristi avvenimenti di Torino


    Se ancor sull’ultima alpe
La minacciosa face Ira raccende,
E l’itala bandiera
Brutta d’italo sangue e di vergogna,
5Ora che al sol risplende
La rinata virtù di nostra prole,
Lascia gl’ingenerosi ozi, o severa
Itala Musa, e parla agl’indevoti,
Che tanto han fatto al nostro nome oltraggio,
10Il tuo securo e libero linguaggio.

    Chi la malnata gara
In quegli animi accese e con qual mente?
La rimembranza amara
Copra fraterna carità ai nepoti,
15E la vendetta del rimorso occulta
Piombi su la furente
Turba briaca d’interessi osceni,
E la nostra virtù non resti inulta.