Ma come in grembo alla procella emerge
Ne’ più vaghi colori iride accesa,
E non doma dai venti al Ciel s’aderge
60La quercia illesa,
Del periglio al cessar ti riconsola
Così, mia Patria, a più bei dì ti appresta,
E ammaestrata alla dolente scola
64Ergi la testa.
Ergi la testa, e d’ogni parte senti
Per tutta Europa un agitarsi arcano,
Chè sotto il piè delle riscosse genti
68Bolle un vulcano:
E nell’incendio universal divampa
Lo Scita anch’esso, e al freddo ciel lo Sveco,
E il Polacco, fin là dove s’accampa
72L’Unghero, il Greco.
Nè fia che lasci un solo invendicato
De’ dritti suoi l’umanità redenta,
Cui de’ tiranni invan l’orgoglio armato
76Resister tenta.