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l’osteria dei buoni amici. 133

andava a finire a pugni e a calci, e l’oste li cacciava tutti fuori, per non compromettere l’osteria. Già i questurini la tenevano d’occhio, a motivo di quelle facce che vi bazzicavano, e ogni volta che c’era da fare una retata per primo mettevano le mani ai Buoni Amici.

Aveva ragione il Nano di dire che quel posto era peggio del bosco della Merlata. Non si era mai sicuri d’andare a dormire nel suo letto, quando si passava la sera in quella bettola. Ma egli stesso vi era tornato per la malinconia di non poterne fare a meno. Là si radunavano l’Orbo, Basletta, ed altri amici dello stesso fare, che alle volte conducevano pure delle donne, e si stava allegri, mondo birbone!

A trovare il Basletta veniva spesso Lippa, una bruna alta appena così, ma col diavolo in corpo, e dicevano che doveva sposarla