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134 l’osteria dei buoni amici.

in estremis. Basletta brontolava quando lo chiappava a cena; ma ella gli ficcava le mani nel piatto senza domandare il permesso, e come non bastasse, alle volte, si tirava dietro anche la Bionda, magra e allampanata, che ci volevano gli spintoni per risolverla ad entrare, e si mangiava i piatti cogli occhi. Tonino stesso, per compassione, una volta l’aveva invitata, e così s’era fatta la conoscenza. Dopo venivano fuori a passeggiare all’aria aperta sul bastione.

— Mia sorella non vuol capirla che alla mia età ho bisogno di denari anch’io! — brontolava fra di sè. — Gli par che tutti non abbiano altro in mente fuori del negozio, come il suo vinaio.

— E tu ingégnati! — gli rispose l’Orbo. Marco il Nano in quei giorni aveva fatto un negozio, che arrivava sempre colle tasche piene, e gli altri ne parlavano