Pagina:Percoto - Sotto l'Austria nel Friuli, 1918.djvu/11

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farsi largo fra la folla, e sul cui viso gentile, insieme con la timidezza e con la ritrosia, naturali alla sua età e al suo sesso, vedevi un vivo desiderio di afferrare anch’essa un po’ di quella grazia di Dio. Il rosso delle guance, fatto più vivido, le saliva fino alla radice dei biondi capelli, dei quali alcune minute ciocche sfuggivano e s’inanellavano senz’arte alle tempie e al principio della bellissima fronte che il fazzoletto cadutole sugli omeri lasciava tutta scoperta.

Giunta a farsi largo, afferrò con la mano tremante il lembo di una coltre che il soldato aveva allora allora spiegata, e disse:

— Ve li dò io i due fiorini che domandate. —

La sua voce argentina impose silenzio alle comari che stavano lì d’intorno, e che ritiratesi le lasciarono conchiudere l’affare. Poi, levati di tasca altri denari, quella fanciulla comprò il traliccio di un letto matrimoniale, una coperta di vergato e non so quali altri oggetti, e fattone un fagotto, se lo caricò sulla testa e, lieta della sua buona ventura, tornò a traversare la folla.

— Ehi, Mariuccia! — le gridavano le amiche — non ci dirai più che il tuo damo l’ha ancora da nascere! Si vede bene che pensi ad apparecchiarti il nido. Guardate, guardate la Mariuccia quanta roba si porta via! — E le andavano dietro per esaminare con più agio se aveva fatto una buona spesa.

In grazia di que’ prezzi così bassi tutta la mercanzia fu, in poco d’ora, smaltita: persino i cavalli e le carrette, sparirono in un momento. Sgombrata la piazza, i soldati andarono all’osteria, e, dopo aver bevuto, tornavano, sghignazzando, a’ loro quartieri per la via dalla quale erano venuti. Nel passare il torrente incontrarono altre carrette cariche di roba