Pagina:Perini - Trento e suoi contorni, 1868.djvu/52

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dello stesso nome già convento degli Agostiniani, fu aperta in questi ultimi tempi per cura della Comunità tedesca. L’interno della Chiesa, quantunque di semplice e robusta struttura, per la forma regolare della vòlta, non è scevra di appariscenza.

Alla metà di contrada Tedesca, una volta chiamata dei Cappellani, si presenta la Cappella del Suffragio adorna d’una elegante facciata di marmo, con maestosi pilastri d’ordine corintio. In questa chiesetta v’è un dipinto rappresentante la Deposizione dalla Croce ripescato poco fa da Angelo Ambrosi di Borgo che ritiensi del Guercino, ed un’altro che credesi del Tintoretto.

La cappella di S. Martino si trova presso la seconda porta di questo nome, la quale in antico si chiamava di S. Marta per l’ospitale e il priorato di tal nome, che era di fronte alla chiesa nel fabbricato ove al presente si lavorano stoviglie. N’era fondatore un certo Videto, di cui si fa menzione nei documenti del 1191 e 1197, nel qual tempo già esisteva la chiesa di S. Martino. Sull’altare maggiore si ammira uno stupendo dipinto che è capolavoro del Cignaroli, rappresentante il beato vescovo moriente.

La chiesa di S. Trinità si trova nella via di egual nome, ove assistono ai sacri ufficii gli allievi di questo ginnasio liceale. In addietro apparteneva al monastero dei Padri Filippini, fondato nel 1525 da Antonio Prato celebre giureconsulto. Molto si pregia un’antica pittura proveniente da buon pennello nella cappella a destra. Da questa chiesa si passò processionalmente alla Cattedrale per esordire il Concilio tridentino.

La cappella della Prepositura giace poco discosta dalla parocchia di S. Maria Maggiore, ed è annessa alla casa un tempo de’ Prepositi capitolari. In tempi remoti questo convento riceveva le monache di