Pagina:Periodi istorici e topografia delle valli di Non e Sole nel Tirolo meridionale (1805).djvu/63

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1mo. D’ implorare la Divina Provvidenza con pubbliche preghiere, di esortare ognuno alla fedeltà verso il Sovrano, e di eccitare tutti ad una volontaria contribuzione.

2do. Che sul momento restassero chiusi li teatri, e i pubblici divertimenti.

3zo. Veniva proibita l’ estrazione de’ commestibili dal Tirolo.

4to. Si comandava di accelerare per Roveredo la spedizione di fieno, di paglia, e di biada da cavallo.

5to. D’ invigilare attentamente sopra le persone sospette.

6to. Che tutte le armi adoperabili fossero prese in nota.

7to. Che tutte le spese in fabbriche restassero sospese.

In seguito emanò altro ordine li 21 Maggio per sollecitare la spedizione degli argenti superlui delle chiese, e delle case particolari alla zecca di Halla contro ricevuta. Furono installate due Deputazioni di difesa, una ad Innsbruck per il Tirolo settentrionale, e l’ altra in Bolzano per il Tirolo meridionale, amendue permanenti, composte d’ un consigliere governiale, del gran capitano, del vice capitano della Provincia, e de’ deputati de’ quattro stati tirolesi. Si misero in moto i canopi, in Egna si formò un magazzino figliale, e tutto il Tirolo si mise in movimento, avendo il Governo sotto li 29 Maggio insinuato, che il maggior pericolo d’ invasione si credeva al lago di Garda, Val di Ledro, Giudicarie, e alla Valle di Sole.

Frattanto era partito da Trento il Vescovo Principe Pietro Vigilio de’ conti di Thuun recandosi in Passavia per assistere al possesso solenne, che doveva prendere di quel principato il suo fratello Conte Tommaso, prima di partirsi avendo lasciata in città una reggenza plenipotenziaria.

Dalla Deputazione di difesa nelle nostre parti fu spedito in Tonale il conte Hendel, che fece principio col far iscavare a’ confini veneti una grande fossa: i guastadori di castel Fondo in numero di cento sfilarono alla volta di Tonale seguiti da’ bersaglieri di Merano, e Caldaro, e da’ miliziotti austriaci: il primo di Giugno vi si instradò il militare regolato di Latterman: il generale maggiore barone di Loudon visitò il posto, e il conte Giovanni d’ Arsio ne prese il comando col commissario provinciale Giuseppe di Riccabona. Il dì cinque passarono li bersaglieri di Sterzing seguiti da 300 uomini del reggimento Bender, e due cannoni: non si mancò di spedire munizioni da bocca, e da guerra, e le offerte patriottiche. Si sollecitava la gioventù delle Valli a prender l’ armi; ma con poco effetto, perchè grande era il timore, e maggiore la confusione. Al finire di Giugno si principiò il cambio de’ bersaglieri, che riuscì di grave spesa, ed incomodo per li trasporti de’ bagagli: veniva a mancare il grano, ed in Lavis si vendeva il pane di oncie 4½ per cinque soldi. Allora si conobbe anche ne’ nostri contorni, prima di veder la faccia del nemico, guai tristi effetti produca la guerra. Intanto si organizzò una doppia compagnia sotto il capitano Gilli di Brez con bandiera, in cui era scritto Tridentini Anaunienses, che pure il primo di Agosto partì per Tonale. Già alla metà di Luglio un battaglione del reggimento Devins con due cannoni era partito per Ponte di Legno, e si andavano aumentando le compagnie de’ bersa-