Pagina:Perodi - I bambini delle diverse nazioni, Firenze, Bemporad, 1890.djvu/139

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Non saprete forse, bambini, che nell’India vige una strana consuetudine: quella cioè di celebrare i matrimoni nei primi anni dell’infanzia. Presso gli Hundras un bambino prende moglie a cinque o sei anni; i Bramini invece prorogano la cerimonia del matrimonio fino a nove anni, quando un fanciullo ha raggiunto l’età della investitura della corda, e entra nella casta sacra. Spesso i Bramini ritardano il matrimonio fino all’età di quindici o sedici anni, ma la moglie non deve averne più di cinque. Le cerimonie che accompagnano la celebrazione del matrimonio sono molto lunghe e rivestite di una grande pompa.

Tutte le donne maritate portano nell’India, attorno al collo, un ornamento d’oro chiamato talky, che è il distintivo del loro stato. Se restano vedove, devono toglierlo, come tolgono l’anello dal naso detto nutt. Le povere bambine-vedove, che spesso non hanno veduto neppure in faccia il marito che debbono piangere, menano una vita ben triste. Non debbono prender parte a nessun divertimento, debbono mangiar male, vestirsi peggio, ed esser prive di ogni ornamento. Ora che le vedove dei Bramini o suttee non sono più costrette a perire sul rogo, è da sperare che anche l’altro uso dei matrimoni fra bambini sia per cessare, e con esso cessi un causa di tanta infelicità per le bimbe specialmente. È sperabile che col penetrare della civiltà nell’India, quei bambini perdano la tristezza che li fa parer vecchi, e doventino gai come tutti gli altri folletti che rallegrano la terra.