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settantadue candidati ricevono il grado di Ku-sen, ossia uomini di classe superiore.

Nelle scuole delle missioni le fanciulle imparano, durante la mattina, a leggere e a scrivere, e nel dopopranzo cuciono i loro vestiti. L’abbigliamento di una fanciulla chinese consiste in una giacchetta sciolta e in un paio di larghi calzoni, tutti e due fatti di stoffa a vivaci colori. Le scarpe le fanno da sè, e sono bellamente ornate di ricami. Tutte le bambine piccole le portano, e al pari delle giapponesi debbono toglierle prima di entrare in una stanza. Molte fanciulle delle classi ricche e agiate, hanno piedi piccolissimi, ridotti così dalle fasciature che li fanno fino dall’età più tenera.

I chinesi fanno due pasti principali durante la giornata: uno la mattina e l’altro la sera. Fra questi due pasti mangiano dei biscotti e bevono il the. I chinesi si servono di piccoli bastoncini per portarsi il cibo alla bocca.

Il giuoco del volano è un divertimento preferito per i chinesi, e lo giocano spesso in circolo, servendosi dei gomiti e dei piedi invece di racchette.

Le bambine chinesi non amano le bambole, ma si divertono a un giuoco che si fa tenendosi per la mano in cerchio, e che somiglia al nostro «giro giro tondo....»

I chinesi saltano con piacere, fanno i cavalli, fanno volare i bellissimi aquiloni, e i babbi e i nonni prendono parte spesso a quel divertimento. Gli aquiloni hanno le forme più bizzarre, e spesso raffigurano strani uccelli.

Le case chinesi si compongono generalmente di un solo piano; i chinesi, nella loro superstizione credono che porti cattivo augurio l’abitare troppo alti dal suolo. Vi sono però delle case di due piani, e quelle meglio costruite sono circondate da muri.