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senza il cercine, sarebbero troppo spesso a contatto col pavimento o col lastrico delle strade.

Non crediate però che tutte le strade sieno lastricate. Anzi, nei villaggi sono in uno stato compassionevole, e gli asini ed i bambini si rotolano nel fango soffice con un gusto unico. I secondi regali che riceve il bambino spagnuolo sono la zambomba e le nacchere. La zambomba è una specie di tamburo con un tubo nel mezzo. Quando il bambino corre, agita il tubo e produce dei suoni molto strani, se non molto armoniosi.

Fra la zambomba e le nacchere, la chitarra e il mandolino, le grida e le risa, non c’è molta tranquillità nelle case spagnuole, ma la gente in quel paese ama il rumore e il chiasso, ed i ragazzi sono poco sgridati per non star zitti.

Le nacchere tutti le conoscono in Italia e molti hanno veduto le donne di Amalfi o di Capri ballare la tarantella al suono di quei pezzetti di legno concavi che agitano fra le mani.

Il ballo è uno dei divertimenti principali del popolo spagnuolo e lo associano, come in antico, anche alle cerimonie religiose. Ogni anno nella celebre cattedrale di Siviglia c’è una funzione religiosa accompagnata dalla danza de los Seises.

Il giorno del Corpus Domini e durante tutto l’ottavario, ogni sera al tramonto un gran numero di fedeli s’inginocchia dai due lati della cupola. Molti preti circondano l’altare e dinanzi ad essi vi sono due lunghe file di ragazzi dagli otto ai dieci anni, vestiti da cavalieri spagnuoli del medio evo, col cappello piumato. A un certo punto il silenzio che regna nella chiesa è interrotto da una musica dolce, che parte da un punto lontano della cattedrale. Al-