Pagina:Perodi - I bambini delle diverse nazioni, Firenze, Bemporad, 1890.djvu/39

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Dopo che il bambino è tolto dal guanciale, passa un anno o due come tutti i bambini piccini degli altri paesi, entrando a grado a grado nel paese meraviglioso delle novelle e della poesia, paese in cui penetrano volentieri anche quei tedeschi che non sono più bambini. Allora è circondato continuamente da giganti, nani, gnomi, maghi, streghe, fate, buoni e cattivi spiriti. Il bambino non dubita della loro esistenza; soltanto ama gli uni, teme gli altri, ma più di tutto ha paura di esser portato via dallo spazzacamino se non è buono. Quello spazzacamino nero gli incute maggior timore di tutti gl’invisibili abitatori del mondo meraviglioso delle fate.

Il bambino tedesco è educato all’amore del bambino Gesù. In diverse parti della Germania è uso che la mattina della vigilia di Natale si ponga una figurina rappresentante Gesù bambino al di fuori della finestra della camera ove dormono i piccini. Aprendo appena gli occhi, nella luce incerta del mattino, essi vedono quella figurina, e credono che il bambino Gesù non li abbia dimenticati, e attendono con fiducia di trovare molti doni appesi all’albero di Natale, che si illumina quella sera.

In questo modo il bambino tedesco trascorre i primi anni nel paese meraviglioso delle novelle e delle illusioni, assuefacendosi alla disciplina che regna in famiglia.

Quando il bambino tedesco è giunto all’età di quattro anni, è mandato per alcune ore del giorno in un giardino d’infanzia, che vien chiamato Kindergarten. Un eccellente uomo, per nome Fröbel, che aveva a cuore il benessere dei bambini, istituì quei giardini diversi anni fa, ed ora sono stati adottati in tutti i paesi del mondo.

La sala del giardino, provvista di panche e di tavole, è adorna di immagini. Per mezzo di quelle immagini e di