Pagina:Perodi - I bambini delle diverse nazioni, Firenze, Bemporad, 1890.djvu/47

Da Wikisource.

— 39 —

cimitero attiguo alla chiesa, e ve li depongono, lasciando soltanto una piccola apertura, affinchè il bambino possa respirare. I bambini stanno caldi, mentre i loro fratellini più grandi gelano in chiesa.

I bambini delle classi più agiate non sono fasciati, ma sono stesi sul guancialone, vanno in carrozzina il giorno, hanno culle eleganti per la notte, e in ogni sorta di cure e di raffinatezze.

Appena il bambino del contadino sa camminare, gli mettono i calzoni abbottonati sopra alla giacchetta, ed è così infagottato e insaccato in quel vestiario, che fa ridere a vederlo. Spesso quei calzoni hanno appartenuto al babbo e ne furono tagliate soltanto le gambe e cuciti ad un panciotto per metterli addosso ad un piccinuccio alto poco più di cinquanta centimetri. Aggiungete che i piedini del bambino sono calzati con zoccoli di legno, e vi potrete fare un’idea della figura che fanno. Portano le calze con i calcagni di pelle o senza calcagni addirittura, se la mamma non ha voglia di raccomodarle. La testa dei bambini è sempre rasa come quella dei coscritti. Le femmine portano pure zoccoli di legno, hanno una cuffia in testa, la sottana e il grembiule.

Nonostante la brutta acconciatura del capo, sono rinomate per la bellezza ed il volume dei capelli, che lasciano ricadere in lunghe treccie sulle spalle. Spesso se li tagliano per venderli, e i capelli ricrescono belli e folti come prima.

Le fanciulle ed i ragazzi agiati si vestono come negli altri paesi d’Europa e sono pulitissimi e lindi dintorno a sè.

Nelle campagne i bambini hanno pochi balocchi. Una bimba di sette anni è difficile che abbia veduto una bam-