Pagina:Perodi - I bambini delle diverse nazioni, Firenze, Bemporad, 1890.djvu/48

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bola, e quando una compagna o un’amica più fortunata di lei gliene mostra una, è facile figurarsi l’entusiasmo che prova. In estate improvvisano banchetti all’aria aperta, nei quali il vasellame è rappresentato da cocci rotti, in cui mettono i pezzetti di focaccia circondandoli di foglie e di fiori. Il succo del ribes o dei lamponi rappresenta il vino in quelle parche feste. Quando arrivano a possedere una cucina la tengono come uno specchio, e se hanno visite sono felicissimi di far loro il caffè, di far bollire le patate, di preparare budini di mele, pan grattato, zucchero ed altri ingredienti. Queste occupazioni insegnano ai bambini la pratica delle faccende di casa; nel crescere cercano di mettere in opera tutti gli insegnamenti che hanno ricevuto a scuola o dalla mamma.

Gl’inverni sono lunghissimi in Svezia; spesso da novembre fino ad aprile il terreno rimane sempre nascosto sotto la neve, così i bambini sono costretti di star molto in casa, meno quando vanno in certe slitte di legno (kälke). Queste slitte le trascinano in cima alle colline, vi si mettono dentro, e scivolano sulla neve gelata. Al Canadà le usano pure, ma soltanto come divertimento, mentre i piccoli svedesi le utilizzano come mezzo di trasporto, e vi mettono dentro i libri ed il pranzo che portano a scuola.

Quando non sono più tanto piccoli, i bambini svedesi debbono frequentare la scuola per una buona parte dell’anno. Possono assentarsi soltanto nel tempo della mietitura e quando si debbono zappare i campi di patate, perchè in quei lavori essi aiutano il resto della famiglia.

Nonostante la scuola, un giorno della settimana è destinato per insegnare alle bambine a cucire, tagliare, filare e tessere, ed ai ragazzi a intrecciare panieri, a far cucchiai e altri oggetti di legno, tutte occupazioni che pos-