Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
I BAMBINI DELLA RUSSIA E DELLA POLONIA
Vieni, primavera, o dolce primavera,
Vieni con la speranza e vieni con i tesori,
Vieni con il tuo lino ondato e porta
Grano in abbondanza, balli e piaceri.
uesta nenia è cantata dalle madri russe mentre cullano i propri bambini per addormentarli, e pensano con gioia che il lungo e freddo inverno sta per dare il posto alla ridente estate.
Anche i bambini si rallegrano e corrono fuori di casa alle prime piogge, e ballano, e ridono e cantano. Dopo i ghiacci dell’inverno, la pioggia, messaggera della primavera, è salutata con gioia.
In alcuni luoghi le fanciulle si radunano in riva ai fiumi quando i ghiacci si rompono, e con le mani giunte, fanno un movimento cadenzato, pregando la primavera di non ritardare la sua venuta. Il primo giorno di maggio, bambini e genitori vanno nei boschi, vagando lungamente, e riportano a casa i giovani germogli delle piante e i giovani fiori.