Pagina:Petrarca - Il mio segreto, Venezia, 1839.djvu/141

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. . fc>Ir « intorno & cose contrarie ;; ma: la- verità è sempre una e la stessa.. P..—Non dissento in questo da: te.. E troppo bene conosco ebe Tinsistere tena- cernente nelle antiche opinioni , ci conduce fuor dei retto cammino,, e noi abbandonarle* non possiamo senza grande fatica.. A. —Deh che eziandio^ in. questo- argomento dell’amore,, la. sentissi, ta d’eguali modo II p,—Parli invano,. Sono cosi’convinto della* bontà di questa mia causa,, che io giudichi matta opera il volermene contraddire.. A. —E somma demenza lo scambiare la? verità con un invecchiata follia ,, e poi creder falso il vero che di. fresco; s’apprese;; ciò torna: al medesimo che* dare al tempo* l’arbitrio di qualsivoglia cosa., P.—Getti il fiato.. Nessuno^ v’Hai che* possa persuadermi del contrario ;; e se pur- vi fosse, gli direi cortTullio:: se in-questa cosa intravedo, l’intravedere m’è’caro;, nè* voglio che alcuno, finché io viva,, mi' tolga/ questa credenza A. —Ma questa sentenza* sovra tutte bellissima , la profferiva egli nel tener discorso» intorno alla immortalità dell* anima e perchè1 volea mostrare, che non se ne sarebbe di- ^detto , per quantunque gli. si movesse d’opposizioni , usò quelle parole. Ma tu invece* hi abùèi, col valertene' a sostenere la piiìr