Pagina:Petrarca - Il mio segreto, Venezia, 1839.djvu/177

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aito dalla stanchezza, basta solo un lieve tocco, che pure, quando era intero di forze, non l’avrebbe smosso d’un dito. Oh da che minime cagioni avviene che l’animo, vicino a riergersi, ricada in fóndo ad ogni miseria! Vedi un tale adorno della porpora?,e«l ecco risorgere in te l’ambizione: ti cade l’occhio sòvra un mucchio di danari? la sopita avarizia, rinnovasi: arrestalo sguaino in un leggiadro sembiante? ti senti infiammato dalla lussuria, e un lieve girar di pupilla risveglia l’amore che dormiva. Ed ahi che queste pesti dell’animo, non tratte da altro che dalla nostra demenza > ritornano agevolmente ad occupar il cuore, quando una volta ne abbiano imparato il cammino. -Ond’è che 1’ uomo non solo deggia con tutta prontezza involarsi al pericolo, ma sì ancora »fuggire, tutto che nel passato gli fu sor»- gente d’affannosi pensieri, affinché non gli accada ciò che ad Orfeo, al quale, mentre uscia dall’inferno, il riguardare addietro costò il racquistato suo bene» In ciò è riposto tutto il mio consiglio.

  • • P. — Io lo abbraccio e te ne ringrazio.

•Sento che il farmaco si confà alla mia spossatezza ; perciò penso d’andarmene, ma sono incerto del dove. t A. i— Molte vie ti sono aperte 9 molli porti ti si dischiudono a cui ricovanaeti- h' Italia sovra ogni altro paese ti piasé«* a