Pagina:Petruccelli - I moribondi.djvu/158

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altre tinte, ma credo che ciò basti. Notate, che questi deputati sono qualche cosa per sè stessi, che essi han rappresentato tutti una parte o parecchie parti nel passato, e che non hanno abdicato il loro avvenire. In questo lato si vede, si pensa, si vive, si freme, si lotta, sì discute furiosamente si dà la baia, si strepita — si combatte al bisogno.

Questa frazione del Parlamento non è compatta, ma è piena di audacia e di vita, non perchè la fosse certa di prendere un giorno lo scettro strappato dalle mani dei barone Ricasoli, o del Ratazzi, ma perchè essa possiede, senza avvedersene, qualche cosa come un programma, una bandiera che sventola su tutti i suoi membri e li copre tutti, malgrado le negazioni dei suoi avversari politici. Questo programma, dopo la morte di Cavour, era divenuto più potente: ma dopo le note ed i discorsi di Ricasoli è impallidito. Il presidente dei Consiglio ha posto la quistione di principio e di dritto di una maniera assai netta ed assai energica; la sinistra non può dunque differire da lui che sull’opportunità, il modo ed il tempo di applicazione. Quanto alla politica interna, le divergenze sono forse più ricise e ricche di dettagli; ma ciò oggidì interessa poco. Ciò è storia. Ciò sono i piccoli affari di casa, che non allettano tutti i gusti. — Lo scopo della sinistra, comune a quasi tutte le sue gradazioni di partiti, gli è di rovesciare il Ministero poco curandosi di ciò che possa seguirne. Parecchi membri di questa parte dell’Assemblea non si rendono neppure un conto ben esatto delle loro antipatie contro il Gabinetto attuale. Essi sono