Pagina:Petruccelli Della Gattina - Il Re prega, Milano, Treves, 1874.djvu/308

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delle sue brache. Ed e’ prestava alla settimana al Tesoro, il quale non aveva bisogno di mutui, ma che faceva sembiante di averne onde dar dei profitti a S. M. Il bilancio napoletano era il solo in Europa che si saldasse in equilibrio! In realtà, quel bilancio si saldava con un avanzo considerevole; ma il ministro delle finanze portava quel di più al re come un’economia sulle spese del ministero.

Re Ferdinando si credeva il più grande capitano del secolo, in teoria, aspettando l’ora di spiegare le sue brillanti capacità sur un campo di battaglia. Laonde viveva sempre in mezzo a quel famoso esercito cui egli credeva il pilastro del suo trono e cui suo figlio non trovò più quando volle servirsene seriamente contro la patria.

Questo patriottismo fu addimandato codardia e calunnia ed ingratitudine! Imperocchè, egli è ben che si sappia, la fu una spavalderia dei garibaldeschi quella così detta allora viltà dell’esercito napolitano. I generali realisti, i quali ne sapevano lo spirito nazionale, non l’esposero, l’esercito, a pronunziarsi che in due circostanze, sul Volturno ed a Gaeta, ove fece sembiante di battersi per dare una cotale grandezza alla caduta della dinastia, — sul desiderio forse espresso dal conte di Cavour.

Re Ferdinando passava riviste, quando non pregava. Egli era ostinatissimo in ciò che riguardava come suo diritto. Quindi lo si vide tener testa alla Francia ed all’Inghilterra riunite, nel famoso affare del Cagliari, e sbrancar note singolarmente