Pagina:Petruccelli Della Gattina - Il sorbetto della regina, Milano, Treves, 1890.djvu/179

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CAPITOLO IV.


Due fortune che ne fanno una sola.


Scorse una settimana.

Cecila aveva traversato delle crisi abbastanza forti, ma da due giorni era sulla via della guarigione. Non s’era mai piegata nella sua alterezza verso Bruto, quantunque questi l’avesse curata con un’emozione piena di compassione. Ma egli aveva, d’altra parte, conquistato le simpatie del conte, che gli aveva procurato due clienti fra la gente di corte e a cui la regina pagava le ricette e le visite; gli aveva fatto intravedere un brillante avvenire e gli aveva perfino parlato un po’ dei suoi affari.

Si era degnato di mostrargli il busto schizzato della dama velata, — favore che non aveva accordato a nessuno, diceva egli. La dama velata, che voleva che il suo busto fosse finito il più presto possibile, a quanto pare, moltiplicava le sue visite; veniva ora quasi quotidianamente.

Un giorno essa fece chiedere a Bruto un rimedio contro l’emicrania. Bruto rispose ridendo: