Pagina:Petruccelli Della Gattina - Il sorbetto della regina, Milano, Treves, 1890.djvu/192

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CAPITOLO V.


Finale inatteso di un’opera sconosciuta.


“Egli pensa alla francese!„

Ecco il commento, che accompagna assai sovente le opinioni del colonnello Colini. Tradotto in napoletano, ciò voleva dire: che il colonnello aveva delle idee strane, ridicole, impossibili, empie; tradotto nella lingua della coscienza universale, ciò significava: che egli aveva delle idee morali, piene di buon senso e senza pregiudizi.

L’aria morale d’una grande città l’aveva cangiato. Uscito dal fango sociale del suo villaggio, ove la sua grandezza di carattere e di spirito sarebbe stata pericolosa, svegliando la gelosia, i sospetti, le denunzie alla polizia ed al Vescovo, che si equivalevano, confuso nel turbinìo della capitale, egli aveva acquistata un’indipendenza relativa e gettata via la maschera di rustico e di grognard, che aveva adottata, come Machiavelli, vivendo tra i boscaiuoli ed i bazzicatori