Pagina:Petruccelli Della Gattina - Il sorbetto della regina, Milano, Treves, 1890.djvu/37

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CAPITOLO IV.


Lo studente.


Non descriveremo minutamente le noie, le avventure, le gioie, le disgrazie, gli accidenti della vita di studente di Bruto. Si è tanto scritto sugli studenti dal tempo che Abele e Caino andavano a scuola, che gli è oramai inutile il tentare di far variazioni nuove sopra questo vecchio tema.

La vita dello studente napoletano, a quei dì, era miserabile oltre natura. Sotto la implacabile sorveglianza del commissario di polizia e del priore della Congregazione, guardato a vista dal governo, condotto a messa ed alle confessioni dai gendarmi, sempre in mezzo a due spie che non gli lasciavano mai pace — quella dello Stato e quella della Chiesa — il commissario Campobasso e monsignor Scotti... ecco qual era a quei tempi la vita d’uno studente napoletano.

Nessuno, del resto, si prendeva pensiero se studiasse o no, tanto peggio anzi, se studiava gli era segno che voleva istruirsi, che deside-